Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] 1909), Gli italiani ‘amano’, ‘dicono’ e gli odierni dialetti umbro-romaneschi, «Studj romanzi» 6, pp. 69-83.
Nencioni, Giovanni (1989), Saggi di lingua antica e moderna, Torino, Rosenberg & Sellier.
Parodi, Ernesto G. (1957), Lingua e letteratura ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] , Maurizio & Trifone, Pietro (1983), Grammatica italiana. Con nozioni di linguistica, Bologna, Zanichelli (14a ed. 1995).
Nencioni, Giovanni (1977), L’interiezione nel dialogo teatrale di Pirandello, «Studi di grammatica italiana» 6, pp. 227-263 ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] Italiana (Copenaghen, 22-26 giugno 2004), a cura di I. Korzen, Frederiksberg, Samfundslitteratur Press, pp. 229-241.
Nencioni, Giovanni (1987), Costanza dell’antico nel parlato moderno, in Gli italiani parlati. Sondaggi sopra la lingua di oggi ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] , Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori moderno, Firenze, Sansoni (rist. con presentazione di G. Nencioni, 1974).
Foscolo, Ugo (1955), Ultime lettere di Jacopo ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] mostrata (Dante); s’aveva messe alcune pietruzze in bocca (Giovanni Boccaccio); rotta s’hanno la piastra e la maglia (Francesco (1974), Sintassi italiana dell’uso moderno, presentazione di G. Nencioni, Firenze, Sansoni (1a ed. 1881).
Green, John N. ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro (Giovanni Verga, La lupa, in Id., Opere, Milano-Napoli, Ricciardi, 1955, p. , con la collaborazione di P. Caru & G. Nencioni, Bergen, Universitetet i Bergen, pp. 305-314. ...
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