Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] di quartieri diversi di una stessa città, come a Bologna quelli di Borgo San Felice rispetto a quelli di Strada , Locarno, Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana.
Pellegrini, Giovanni Battista (1960), Tra lingua e dialetto in Italia, ...
Leggi Tutto
Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] secolo, però, alcuni (come Raffaello Fornaciari e Giovanni Moise) mostrano maggiore tolleranza circa la possibilità di Italiana Zanichelli. CD-ROM dei testi della letteratura italiana, Bologna, Zanichelli (1a ed. 1993).
Petrarca, Francesco (2001 ...
Leggi Tutto
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] rimesso in libertà grazie all’amnistia per l’elezione di Giovanni di Lorenzo de’ Medici a papa (col nome di Leone Machiavelli, Niccolò (1997), Mandragola, a cura di G. Inglese, Bologna, il Mulino.
Machiavelli, Niccolò (2001a), Dell’arte della guerra. ...
Leggi Tutto
Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] e svolge la funzione di predicato di identità:
(61) Giovanni è il mio migliore amico
(62) quel ragazzo è il di consultazione, a cura di L. Renzi, Id. & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1° (La frase. I sintagmi ...
Leggi Tutto
Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] Presses Universitaires de France (1a ed. 1963).
Bernard, Giovanni (1996), Lou saber. Dizionario enciclopedico dell’occitano di Blins origini delle lingue neolatine. Introduzione alla filologia romanza, Bologna, Pàtron (1a ed. Le origini delle lingue ...
Leggi Tutto
Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] di principale o secondaria.
Nell’esempio seguente:
(12) Giovanni va a scuola per imparare cose che gli saranno utili Salvi, Giampaolo & Id. (a cura di), Grammatica dell’italiano antico, Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2°, pp. 1199-1210.
Renzi, ...
Leggi Tutto
La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] poesia del Novecento («e grave grave grave m’incuora»: Giovanni Pascoli, “L’ora di Barga”), e nella narrativa contemporanea , Torino, UTET.
Serianni, Luca (2003), Italiani scritti, Bologna, il Mulino.
Simone, Raffaele (1991), Riflessioni sulla virgola ...
Leggi Tutto
In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] .
Borghini, Vincenzio (1971), Scritti inediti e rari, Bologna, Commissione per i testi di lingua.
Cesari, Antonio amp; P. Trifone, Roma, Salerno Editrice, pp. 51-72.
Boine, Giovanni (1912), Purismo, «La Voce» 18 luglio 1912.
Castellani, Arrigo (2010 ...
Leggi Tutto
La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] indipendente (tempo deittico):
(9) Giovanni verrà da noi domani
(10) Giovanni mi ha detto che verrà da
Weinrich, Harald (20042), Tempus. Le funzioni dei tempi nel testo, Bologna, il Mulino (ed. orig. Tempus. Besprochene und erzählte Welt, Stuttgart ...
Leggi Tutto
Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] fiorentine (➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio) e alla supremazia economica e culturale .
Canepari, Luciano (2004), Il MaPI. Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli (1ª ed. 1992).
Castellani, Arrigo (1984), Terminologia ...
Leggi Tutto
attenzionare v. tr. (bur.) Richiamare l’attenzione su qualcuno o su qualcosa | Per estensione, seguire, tenere d’occhio, prendere in esame (detto di cose, oltre che di persone). ◆ Nel linguaggio brigatista significa che il militante di vecchia...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...