BLAVIS, Tommaso de
Alfredo Cioni
Originario di Alessandria, fu attivo in Venezia nell'ultimo quarto del sec. XV. Scarsissimi sono i dati che di lui si conoscono, tutti essenzialmente desumibili dalle [...] IGI, 2492, 2494, 2495), i Sonetti del Burchiello (29 luglio 1477: IGI, 2236) e finalmente il Ninfale Fiesolano di GiovanniBoccaccio (agosto 1477: IGI, 1803). In quell'anno il B. aveva chiesto e ottenuto dal Senato veneziano privilegio di stampa per ...
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ANGIÒ, Carlo d', detto l'Illustre
Giuseppe Coniglio
Nato a Napoli nel 1298 da Roberto e da Violante (o Iolanda) d'Aragona, la sua educazione fu curata in un primo tempo dall'ava Maria e dalla nutrice [...] 597-639; XXXV (1910), pp. 3-46, 205-72, 425-58, 607-36; XXXVI (1911), pp. 3-34, 254-85, 407-33; F. Torraca, GiovanniBoccaccio a Napoli (1326-39), in Rass. critica d. letter. ital., XX(1915), pp. 146 s., 158 s., 168, 190; R. Caggese, Roberto d'Angiò ...
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PETRONI, Pietro
Michele Pellegrini
PETRONI, Pietro. – Nacque a Siena, sembra nel 1311, da monna Agnese, o Nese, dei Malavolti e da Guglielmaccio di Pietro d’Acorridore.
Il gruppo familiare – legato [...] e ammonimenti, avvalorati dalla rivelazione dei loro più intimi segreti. Tra questi personaggi erano contemplati anche GiovanniBoccaccio e Francesco Petrarca. Che tale ammonimento giungesse effettivamente, per questo tramite, al certaldese sta a ...
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LORENZO da Firenze (Laurentius de Florentia, Magister Laurentius, Lorenzo Masini)
Alessandra Fiori
Figlio di Tommaso o Tommasino, nacque presumibilmente a Firenze nei primi decenni del XIV secolo. Filippo [...] (unico brano a noi pervenuto) - e al più famoso Giovanni da Cascia. L'affermazione di Villani che ben pochi di L. composti su testo di famosi letterati dell'epoca: GiovanniBoccaccio, Niccolò Soldanieri, Franco Sacchetti, Gregorio "calonista" da ...
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PALAZZI, Fernando
Chiara Di Giorgio
PALAZZI, Fernando. – Primogenito di tre figli, nacque ad Arcevia (Ancona) il 21 giugno 1884 da Filippo e da Felicita Terenzi.
Seguirono Ferruccio (1886-1972) e Bianca [...] du Bibliophile nel 1948. Nello stesso anno ottenne, per la medesima casa editrice, di curare un’edizione del Decameron di GiovanniBoccaccio, che vide la luce nel 1955 con 101 tavole a colori di Gino Boccasile.
Nel 1949 ebbe inizio la decennale ...
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POGGIALI, Gaetano
Sara Mori
POGGIALI, Gaetano. – Nacque a Livorno il 29 aprile 1753, figlio di Domenico di Iacopo, di famiglia pistoiese, e di Maddalena di Niccolò Lorenzi, di Livorno.
Di origine nobile, [...] Lodovico Adimari con illustrazioni, Londra, si vende in Livorno, presso Tom.so Masi e comp., 1788; Decamerone di messer GiovanniBoccaccio cittadino fiorentino, Londra, si vende in Livorno, presso Tommaso Masi, e comp., 1789-90; La prima parte de le ...
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NICCOLO di Lorenzo
Piero Scapecchi
NICCOLÒ di Lorenzo. – Nacque nella prima metà del XV secolo nella «diocesis Vratislaviensis» (oggi Breslavia, Wroclaw, in Polonia), nella regione della Slesia.
Le [...] del decennio, se si devono attribuire a lui le tre stampe del cosiddetto «Tipografo del Terentius»: l’editio princeps del Decameron di GiovanniBoccaccio (I.G.I., n. 1772), il Terentius, Comoediae (I.G.I., n. 9406), e le Epistolae et Evangelia (I.G.I ...
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EUSTACHIO da Matera
Errico Cuozzo
Nato nel XIII secolo, probabilmente a Matera, fu di fede ghibellina.
Il suo nome non è documentato in alcuna fonte contemporanea, ma l'agostiniano Dionigi da Borgo [...] lode di Taranto.
La diffusione nel sec. XIV dell'opera di E. è testimoniata in modo indiretto anche da GiovanniBoccaccio, che dagli intellettuali della corte angioina ricevette non poche suggestioni: egli, nella Genealogia deorum gentilium (VIII, 41 ...
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CAMPEGGI, Annibale
Gino Benzoni
Di nobile famiglia, nacque a Pavia nel 1593 e vi portò a compimento gli studi letterari e giuridici. Si distinse nell'Accademia degli Affidati come fine compositore e [...] di splendidissima gloria" il C. dedicava al Loredan Novelle due esposte nello stile di GiovanniBoccaccio (Venetia 1630), nelle quali la sincera ammirazione pel Boccaccio non bastò a trasformarlo in un suo felice imitatore, ché non gli riuscì di ...
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Dazzi, Andrea
Carlo Vivoli
Nacque a Firenze l’8 novembre 1473 da Giovanni di Dino e da Taddea di Giuliano Zati. Famiglia di cittadini fiorentini, i Dazzi, in origine lanaiuoli forse di provenienza germanica, [...] «le cui bocche sono state cella di eloquenza» insieme a nomi famosi come Brunetto Latini, Coluccio Salutati o GiovanniBoccaccio), bisogna riconoscere che gli incarichi che gli furono affidati e la stima di cui godeva stanno ad attestare queste ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...