ZENO, Iacopo (Jacopo Zen, Geno)
Guido De Blasi
Nacque a Venezia nei primi mesi del 1418 da Iacopo, del ramo di S. Giminiano e figlio di Carlo, che morì poco prima della sua nascita, e da Elisabetta [...] a stampa nel 1472 (due testi classici, uno di Boccaccio e l’epistolario di Francesco Bruni, v. Bertalot - Rinascimento a Padova: I. Zeno, la sua biblioteca e il miniatore Giovanni Vendramin, in Storie di artisti, storie di libri: l'editore che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le opere d’arte realizzate nel corso del Medioevo sono per lo più anonime. A partire [...] Trecento non sempre acquista il valore di quella di Giovanni Pisano sul pergamo del Duomo di Pistoia, orgogliosa rivendicazione profilo si rivelano ben più significativi passi di Petrarca e Boccaccio. Nel 1370 Petrarca dona al signore di Padova, suo ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] come oratore. Per le nozze di Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria scrisse un'orazione rimasta inedita; nel 1569 (un grande triade degli scrittori toscani, Dante, Petrarca e Boccaccio, e con altre motivazioni più strettamente tecniche, ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] soggetto, per ovvie ragioni semantiche, non può essere che Giovanni, cioè un soggetto umano che realizza l’azione del guardare , citato da Monaci: 414)
(18) dove ella a me voglia per marito (Boccaccio, Dec. X, 10)
(19) da indi in là t’aspetta / pur ...
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Il futuro anteriore (o futuro composto) è un tempo verbale dell’➔indicativo che esprime fatti proiettati nel futuro ma avvenuti prima di altri. Nell’esempio che segue:
(1) quando Maria si sveglierà, Luca [...] il frutto di una supposizione dell’emittente.
Bacchelli, Riccardo (1963), Il mulino del Po, Milano, A. Mondadori, 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1994), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2 voll.
Sicari, Antonio M. (1997), Il grande libro ...
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COMINO, Giuseppe
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Cittadella (Padova) verso la fine del sec. XVII.
Fece le sue prime esperienze come apprendista nell'officina dello stampatore padovano Giambattista Conzatti, [...] -1791) per la parte letteraria, di quella dei proto Giovanni Baldano, che stampò personalmente alcune opere, e di due (1737), la Sifilide del Fracastoro (1738), le Novelle del Boccaccio (1739), la Polinnia di Giannantonio Volpi (1751) che provocò ...
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BUZZI (Buzi, Buzio, Bucio, Buti), Ippolito
PPampalone
Nacque a Viggiù circa il 1562 se è vera la notizia del Baglione, secondo la quale l'artista morì in età di settantadue anni. Figlio di Ercole, noto [...] s.), faceva testamento nel 1605, lasciando le figlie sotto la tutela della moglie Livia Boccaccio e di Silla Longhi da Viggiù (ibid., II, p. 116).
Giovanni Battista e il fratello Eleuterio il 30 ag. 1593 facevano società per costituire un opificio ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] colta in un suo singolo manifestarsi:
(21) a Londra Giovanni incontrò Maria
(22) E llo re fece grande honore a teatro tremò, e ogni porta cigolò forte ne’ cardini storta
(Boccaccio, Teseida, libro 9).
Bertinetto, Pier Marco (1986), Tempo, aspetto ...
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Prisciano
Giorgio Brugnoli
. Grammatico latino, nato a Cesarea in Mauritania nella seconda metà del sec. V.
Tenne scuola a Bisanzio durante il regno di Anastasio I Dikoro (491-518) e quindi a Roma dove [...] sia direttamente, sia indirettamente attraverso numerose rielaborazioni (Giovanni di Garlandia, Vincenzo di Beauvais, ecc.) e magis inter scientificos et doctrinatos iuvenes, quam in aliis "), Boccaccio (" Non lessi mai né udii che esso di tal ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] legge in vece di Sí che o In modo che: il medesimo Boccaccio: E seco nella sua cella la menò che niuna persona se n’ che c’era il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa (Giovanni Verga, I Malavoglia, cap. 10)
(24) una soffitta che ci si saliva ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...