Riformatore, nato nel 1482 a Weinsberg, allora nel Palatinato. Il nome umanistico, Oecolampadius (gr. οἷκος "casa" e λαμπάς "lampada", con probabile ricordo di Matteo, V, 15), può essere dovuto a falsa [...] con Capitone e con Bucer; le idee e la costituzione ecclesiastica gli sopravvissero in Basilea, dove le trovò poi Calvino.
Bibl.: Th. Burkhardt-Biedermann, Bonifatius Amerbach und die Reformation, Basilea 1894; id., Ûber Oek. Person u nd Wirksamkeit ...
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. Questo termine indica coloro i quali, pur intendendo rimanere cristiani, introducono nella dottrina sulla Trinità insegnamenti diversi da quelli della tradizione cattolica. Perciò, sia chi nega in Dio [...] , fecero più larga propaganda delle loro idee, mentre gli avvertimenti di Calvino rimanevano senza risultato. Nel 1563 il Biandrata fu invitato in Transilvania dal principe Giovanni Sigismondo, e col suo favore e con quello del suo ministro Petrovitz ...
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Antitrinitario italiano (Saluzzo 1516 - Kolozsvár, Transilvania, 1588), medico in Polonia, poi a Pavia, di qui (1556) a Ginevra ove fu in contrasto con Calvino. La sua professione gli permise di tornare [...] in Polonia, da dove nel 1563 si trasferì presso la corte transilvana. Qui la sua qualità di medico e l'abilità diplomatica (procurò molti voti polacchi a Stefano Báthory) gli permisero di fare di Kolozsvár ...
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Ecumenismo
Thomas F. Torrance
di Thomas F. Torrance
Ecumenismo
sommario: 1. Ecumenicità e cattolicità. 2. Il problema ecumenico. 3. Il movimento ecumenico. 4. Ecumenismo cattolico-romano. 5. L'ecumenismo [...] svolta decisiva fu segnata dall'istituzione, voluta da Giovanni XXIII, di un Segretariato per l'unione parole, mancava qualcosa di analogo alla dottrina riformata, introdotta da Calvino nella Riforma, della Chiesa come Corpo concreto di Cristo in cui ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] Anna riferisce della sua partecipazione alla vita e alla morte di papa Giovanni XXIII:
Quando mi ritirava a sera in casa della mia nipote un’«antilingua», secondo l’efficace definizione di Italo Calvino, che, di fatto, ne impediva la comprensione ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] suo giovamento, ché proprio in quell'anno - lo stesso in cui Calvino, che aveva appena pubblicato l'Institutio, giunse, il 23 marzo, fiero dei suoi arazzi dovuti ai fiamminghi Giovanni e Niccolò Karcher, Giovanni Roost e Gerardo Slot al punto da ...
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La tutela del patrimonio culturale tra Stato e regioni
Donata Levi
Denise La Monica
«Era come se fosse stato inaugurato un altro sistema solare. Una grande speranza che ci teneva desti, ci faceva aver [...] con uno scritto del 1963 di Cesare Brandi e uno di Giovanni Urbani del 1973, cioè dei due massimi esponenti dell’Istituto Giorgio Bassani, Leonardo Benevolo, Giuliano Briganti, Italo Calvino, Pierluigi Cervellati, Elena Croce, Tullio De Mauro, ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] a cura di G. Cerina, C. Lavino, L. Mulas, 1982) e, più avanti, quello svoltosi a San Giovanni Valdarno nel 1986, Inchiesta sulle fate. Italo Calvino e la fiaba (Atti del Convegno, 1988) dedicato espressamente alla collocazione delle Fiabe italiane di ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] torna a fine secolo in ➔ Gabriele D’Annunzio e ➔ Giovanni Pascoli sotto forma di citazione dotta e arcaismo evocativo. Come ha come ➔ Montale o Luzi), più precisa e meno stereotipata (➔ Calvino, Levi), ma è piuttosto alle spalle o a lato che davanti ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] nella narrativa, sul neorealismo narrativo e cinematografico, Italo Calvino parla proprio di questo, cioè della supremazia di verso il cinema nutrito da una élite di letterati. Come ricorda Giovanni Ronchini: «Oltre a Mario Luzi e a Oreste Macrì, ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...
schifo1
schifo1 agg. e s. m. [dal fr. ant. eschif che è dal francone skiuh(j)an «aver riguardo»]. – 1. agg. a. ant. Schivo; ritroso, sdegnoso: vidi ... Laura mia con suoi santi atti schifi Sedersi in parte (Petrarca); schifiltoso: e tu schifo...