Poema in nove canti, in ottave, di G. Boccaccio, che, secondo l'etimologia dell'autore non molto esperto di greco, vuol dire "prostrato dall'amore". Fu scritto forse nel 1335, probabilmente prima del Filocolo, [...] è dedicato non a Fiammetta, come poi altri scritti di Boccaccio, ma a Filomena, nome sotto il quale si cela una Giovanna non meglio identificata.
Al tempo della guerra di Troia, Troiolo (Troilo), ultimo dei figli di Priamo, innamorato di Criseida, ne ...
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Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi [...] elementi esteriori e non nella sostanza poetica.
Approfondimento di Natalino Sapegno da Boccaccio, Giovanni (Dizionario Biografico degli Italiani)
§ Amorosa Visione. Poema in cinquanta canti in terzine, la cui composizione si colloca fra l'Ameto e la ...
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Opera letteraria nella quale è applicato l’artificio consistente nell’omissione di tutte le parole in cui compare una determinata lettera o un determinato gruppo di lettere (dal gr. λιπογράμματος, comp. [...] sec.) nei riassunti che fa seguire ai singoli canti del suo poema biblico Aurora. Per i secoli sbandita sopra la potenza d’amore del domenicano Vincenzo (al secolo Giovanni Nicola) Ciminello Cardone (1614). Per la letteratura contemporanea, degno ...
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Poeta e drammaturgo svedese (Stoccolma 1928 - ivi 2007). Fin dalle raccolte Ryttaren ("Il cavaliere", 1949) e Narren ("Il folle", 1952) diede prova di originale tempra poetica. Traduttore di E. Pound, [...] disagio esistenziale è affidato a voci fittizie (Fröding, Don Giovanni, il ballerino Nižinskij). Un nuovo impegno, già accennato in möjliga ("Il possibile", 1974). I sonetti di Sånger ("Canti", 1987), dove unica interlocutrice è la "stupida morte", ...
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Scrittore di lingua danese (Torshavn, Faerøer, 1900 - ivi 1991). Esordì a Copenaghen con poesie di tono elegiaco, spesso di ispirazione cosmica (Artiske Elegier "Elegie artiche", 1921; Høbjergning ved [...] quale molti anni dopo fece seguire Hymne og Harmasang ("Inni e canti di ira", 1961) e Panorama med Regnbue ("Panorama con arcobaleno La buona speranza", 1964); Don Juan fra Tranehuset ("Don Giovanni della fabbrica d'olio di balena", 1970); Har skall ...
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Pseudonimo della poetessa e drammaturga ucraina Larisa Petrovna Kosač-Kvitka (Novograd-Volynskij 1871 - Surami 1913). Studiò lingue e letterature europee e visse a lungo all'estero (Germania, Austria, [...] ", 1913) e drammi (Vavylons´kyj polon "La cattività babilonese", 1903; Lisova pisnja "Il canto del bosco", 1912; Kaminnyj hospodar "Il signore di pietra", 1912, versione ucraina del Don Giovanni), da cui emergono l'amore per la patria, insieme con la ...
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Scrittore spagnolo (Cordova 1547 circa - ivi 1620 circa). Dopo una giovinezza irregolare e ribelle si arruolò nell'esercito di don Giovanni d'Austria e partecipò alla battaglia di Lepanto. Nell'Austríada [...] (1584), poema in 24 canti di scarso valore artistico e con carattere prevalentemente descrittivo sulle guerre di Granada e la battaglia di Lepanto, celebra le imprese del suo principe. Di maggiore interesse Los seiscientas apoftegmas (1596), argute e ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] la solipsistica esperienza di G. Boine, lettore di San Giovanni della croce e autore dei Frantumi (pubblicati su Riviera dell'emigrazione italiana (v. anche poesia).
bibliografia
Il canto strozzato. Poesia italiana del Novecento. Saggi critici e ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] (14 settembre 1821). Insomma, accosto al Leopardi dei Canti, il Leopardi delle Operette morali, cui non sembrano ancora C. Linati, da S. Slataper a G. Papini, da P. Jahier a Giovanni Bellini, da G. Boine a C. Sbarbaro, da D. Campana a Carlo Stuparich ...
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SERBO-CROATI (XXX, p. 422) - Letteratura (p. 423)
Giovanni Maver
Al decennio 1920-30, battagliero tanto dal punto di vista ideologico quanto da quello formale, segue, nella lirica serbocroata, un decennio [...] non modificano gran che la propria fisionomia. Le innovazioni nel senso di una maggiore semplicità e spontaneità di canto s'incontrano soprattutto nella zona croata e caratterizzano sia i poeti che preferiscono restare fedeli alle forme tradizionali ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
etnomusica
s. f. Musica etnica. ◆ si prosegue ampliando gli orizzonti geografici verso tutte le aree del pianeta dove si fa musica spontanea: dai Paesi arabi all’Asia e all’Africa, facendo una puntata sull’America centro-meridionale. La differenza...