MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] e il Rex iustitiae che condanna. Così per es. nei pulpiti di Giovanni Pisano per il S. Andrea a Pistoia (1301) e per il duomo introduzione della scena dell'Annunciazione sui carlini d'oro e d'argento di Carlo I d'Angiò della zecca di Napoli: è questo ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] , Alfonso d’Aragona, re di Napoli, nei confronti di papa Eugenio IV Condulmer, alleato di Renato d’Angiò, aspirante 19-20, dove dunque l’identificazione di Giovanni VIII nella figura di Pilato è il punto d’avvio dell’esegesi del dipinto alla luce ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] verso il donatore i tre titolari (da sinistra a destra: s. Giovanni, la Vergine e s. Caterina) che con i loro gesti mostrano The Cloisters, 54.I.I). Va infine ricordato Renato d'Angiò, donatore di splendidi manoscritti con testi composti in parte da ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] della vicina, di poco precedente, chiesa domenicana di S. Giovanni in Canale, a Napoli, la costruzione dell'edificio è stata tradizionalmente riferita alla committenza di Carlo I d'Angiò, a partire dal 1270, e spiegata in relazione agli importanti ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] 12, 1990-1991, pp. 89-126; P.C. Begotti, Templari e Giovanniti in Friuli. La Mason di San Quirino, Fiume Veneto 1991; F. Bramato, dei T. e del contingente guidato da Goffredo II d'Angiò detto Martello, fratello del duca di Angoulême. Questa ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] naturali e mostra Goffredo Plantageneto (m. nel 1151), conte d'Angiò, con la spada sguainata su uno sfondo colorato, con motivi o in un manoscritto del 1347-1354 con le opere teologiche di Giovanni VI Cantacuzeno (Parigi, BN, gr. 1242, c. 5v) -, ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] stringente agli affreschi padovani si coglie senza dubbio nel san Giovanni dolente della tabella destra. La Croce di San Felice in significativa nell’aspetto complessivo34.
Alla corte di Roberto d’Angiò
Dall’8 dicembre 1328 fino al 1333 una serie ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] raggiunsero l’Italia grazie alle visite di Carlo II d’Angiò; sua figlia Beatrice, moglie del primo duca di Andria p. 516.
70 M. Paone, Arte e cultura alla corte di Giovanni Antonio del Balzo Orsini, in Studi di Storia Pugliese in onore di Giuseppe ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 100), nel tempo in cui Giovanni Mincio da Morrovalle era generale dei Francescani, cioè tra il 1296 e il del proprio palazzo; a Napoli, per conto di Roberto II d'Angiò (1309-1343), dipinse in Castel Nuovo una cappella; a ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] Sinai (Garitte, 1969a). Il 29 marzo 902, nel monastero, amba Giovanni, figlio di Stefano al-Fakhuri, terminò di tradurre in arabo la Vita fra Roger Garin, a nome dei reali di Napoli Roberto d'Angiò e Sancia di Maiorca, iniziò le trattative per l' ...
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cella2
cèlla2 s. f. [aferesi del lat. aucella, dim. di avis «uccello», per l’aquila raffigurata su uno dei lati]. – Moneta d’argento del valore di un quarto di carlino e perciò detta anche quartarolo, o di 30 denari e quindi chiamata anche...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....