Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] 1437), Mantova (1454), Milano (1465). Invece la loro espulsione dai domini aragonesi determinò l’esodo forzato da Sicilia ( . luogo di rifugio; le loro condizioni peggiorarono quando re Giovanni Alberto (1492-1501) li obbligò a rinchiudersi nei ghetti ...
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Regione dell’Italia settentrionale (23.864 km2 con 10.027.602 ab. nel 2020, ripartiti in 1516 Comuni; densità 420 ab./km2), compresa tra il crinale delle Alpi Centrali, il medio corso del Po, il Ticino, [...] le culture di Peschiera e di Casalmoro-Fontanella Mantovana (Mantova). Da ricordare le incisioni rupestri della Val Camonica (Naquane) (piazza Duomo) e quella del teatro (colle San Giovanni); un vasto edificio disposto su due terrazzamenti e domus ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] frammenti in siciliano, nella copia cinquecentesca di Giovanni Maria Barbieri da una fonte perduta, e una canzone per l’esilio della famiglia, attivo a Verona, Milano, Bologna e Mantova fra il 1335 circa e il 1367 in un’ampia gamma di generi ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Landshut, 1536-1542, sul modello del palazzo Te di Mantova).
La più italianizzata di tutte le residenze non italiane era musica è personificato da Orlando di Lasso, attivo in Italia e in Germania, e daGiovanni Pierluigi da Palestrina, maestro di ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] prevostura di S. Pietro e S. Giovanni pure a Liegi, cancellierato del capitolo bolla di convocazione del concilio a Mantova. Effettivamente la bolla Ad Dominici quando fu pubblicato col titolo di S. Ciriaco. Da questo momento l'A. fu presente in tutte ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] si passa da un volgare straniero, il provenzale (in cui avevano effettivamente poetato diversi italiani, dal mantovano Sordello da Goito, che a Venezia è già riflesso nell’opera poetica di Giovanni Quirini (1295 - 1333 circa). Nella prima metà del ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] condizione politica della Penisola e la sua percezione da parte delle classi dirigenti e degli uomini ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio e in latino nel movimento del Nord (Ferrara, Bologna, Milano, Mantova, ecc.), del Centro (Urbino), del ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] il marchigiano Angelo Colocci, il mantovano ➔ Baldassarre Castiglione, il fino ad arrivare al bolognese Giovanni Filoteo Achillini, autore delle quella che s’usa in Roma, non mica da’ romani uomini, ma da quelli della Corte che in Roma fanno dimora» ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] sono quelli della Mantova dei Gonzaga e della Milano dei Visconti e degli Sforza (➔ cortigiana, lingua). Mantova si caratterizza per e temperato da una certa presenza di forme toscaneggianti e latineggianti. Già nel 1356, sotto il regno di Giovanna I, ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] 6) e poi nelle quattrocentesche Istorie Fiorentine di Giovanni Cavalcanti («non era da entrare in mare senza biscotto»).
In un’altra , Norcia, Camerino, Bari, Lecce, Palermo, Venezia, Mantova, Zara, ecc.) e talvolta ci offrono anche la possibilità ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...