GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] G. fu chiamato a dipingere in Assisi da fra Giovannida Morrovalle, generale dell'Ordine dal 1296 al ivi, pp. 199-209; C. De Benedictis, Memmo di Filippuccio tra Assisi e Siena, ivi, pp. 211-219; M. Righetti Tosti-Croce, Un'ipotesi per Roma angioina ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] solito e nella Crocifissione compaiono solo la Madonna e s. Giovanni ai lati della croce. La Madonna e il Cristo in a un prestigio extra-cittadino, dopo i timidi inizi di Guido daSiena e dei guideschi e dei primi seguaci locali di Cimabue. L' ...
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CIMABUE
J. White
(o Cenni di Pepe o Cenni di Pepo)
Pittore fiorentino attivo principalmente in Toscana e ad Assisi tra l'ultimo quarto del Duecento e i primissimi anni del Trecento.L'importanza di C. [...] a Duccio il grande oculo chiuso da vetrate colorate nel duomo di Siena. Questa ipotesi è stata formulata in cimabueschi - per es. nella scena dell'Imposizione del nome di s. Giovanni, che in ogni caso fu una delle ultime a essere completata e ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] giovani, il Maestro della Maddalena e Cimabue. Fuori Firenze è stato indicato l'interesse suscitato da C. in Guido daSiena. La tavola nella parrocchiale di S. Giovanni Battista di Pomarance (Pisa), nel gruppo della Madonna con il Bambino, è esempio ...
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LORENZETTI, Ambrogio
C. De Benedictis
Protagonista con il fratello Pietro e con Simone Martini della pittura senese del Trecento, L. è documentato a Siena e a Firenze dal 1319 al 1349 (Rowley, 1958), [...] facevano forse parte la Lamentazione e i Ss. Giovanni Evangelista e Giovanni Battista (Siena, Pinacoteca Naz.), la Madonna con il Bambino proveniente da S. Lorenzo alle Serre di Rapolano (Siena, Pinacoteca Naz.), la Madonna con il Bambino proveniente ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] (Calvi, 1859) di G. con il pittore Giovannida Milano (v.), le testimonianze della sua attività precedente 1987); un affresco frammentario raffigurante la Comunione mistica di s. Caterina daSiena, staccato dal coro alto di S. Eustorgio a Milano, le ...
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BARTOLO di Fredi
S. Castri
Pittore senese, attivo nella seconda metà del sec. 14°, figlio di un maestro Fredi pittore. Per la ricostruzione della sua attività artistica ci si può basare su un numero [...] del duomo. Lo stesso anno, nella cappella Malavolti della chiesa di S. Domenico a Siena, su un altare a tabernacolo affrescato in alto con un coro angelico da Paolo di Giovanni Fei, B. inserì la pala con la Trinità, la Visitazione, i Ss. Domenico e ...
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DADDI, Bernardo
E. Neri Lusanna
(o di Daddo)
Pittore attivo prevalentemente a Firenze, del quale si hanno notizie dal 1312 al 1348; documentato con il patronimico D. dagli anni venti fino alla metà [...] Stato, Notarile Antecosimiano, protocollo 478 di Francesco di Giovanni Ciai da Pulicciano, c. 189v; Cavalcaselle, Crowe, 1883, di Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi etc. in Siena e nel contado, Siena 1939; Pittura italiana del Duecento e del Trecento ...
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BARNABA da Modena
A. Bianchi
Pittore italiano del 14° secolo. Apparteneva a una famiglia di origine milanese il cui cognome, Agocchiari, derivava dalla professione di maestro ferraio dei suoi antenati. [...] more pisano) l'Operaio del duomo di Pisa pagò il maestro Giovanni Pessino da Lucca per essersi recato presso il pittore, a Genova, al fine apporti culturali: bizantineggianti da un lato, gotici dall'altro, provenienti daSiena e dall'ambiente ...
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GIOVANNETTI, Matteo
F. Manzari
Pittore e arciprete viterbese, documentato tra il 1322 e il 1369, nato probabilmente tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. G. è menzionato per la prima volta, [...] Ambrogio Lorenzetti è stato necessario ipotizzare un viaggio di G. a Siena (Faldi, 1970, pp. 4-6; Castelnuovo, 1991, pp. in cui tra gli altri sono ricordati i nomi di Giottino e Giovannida Milano, non menzionano G., né il suo nome ricorre quando il ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...