Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] (2)
Paulum amat Lucilla
Paolo[oggetto] ama Lucilla[soggetto]
«Lucilla ama Paolo»
che in italiano è Giovanni (1987), Costanza dell’antico nel parlato moderno, in Gli italiani parlati. Sondaggi sopra la lingua di oggi. Incontri del Centro di studi di ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] autori degli stornelli sono inevitabilmente anonimi (Paolo Mauri, Fior di limone, «La Repubblica» 8 febbraio vecchio proverbio (Giovanni Nadiani, Spiccioli. Kurzprosa, p. 119)
(13) Come le ho detto, il fatto è accaduto in tempo di guerra (Guccini ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] fino all’Ottocento, che debba trattarsi di un passato lontano:
(2) ieri incontrammo Paolo in piazza
In generale il passato remoto indicare anche un esplicito numero di ricorrenze:
(5) per anni Giovanni visitò regolarmente sua nonna la seconda ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (14), titoli professionali (15) e termini di parentela (16):
(14) Tu dormi troppo, Giovanni! (Brancati 1971: 32)
(15) Avvocato, 1995, pp. 225-257 e 545-550.
D’Achille Paolo (1995), A Paolo, e falla finita! Una nota sull’a allocutivo nel romanesco ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] ha fatto uscire Giovanni
b. *Lucia ha fatto Giovanni uscire
Nelle costruzioni con verbi di percezione con l a Giorgio
b. ho visto regalare un libro a Maria da Paolo
In questi ultimi due esempi sono evidenti corrispondenze con la costruzione ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] di italiano:
(15) Cugino, quando pagate questa scommessa? (Alessandro Manzoni, I promessi sposi)
(16) Moglie, che fai? (Giovanni signora
(29) salve, signore
(30) salve, signor Paolo
Inoltre, non ci si rivolge con signore a interlocutori ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] innanzitutto temporali (➔ temporali, frasi):
(5) siccome aveva finito di allenarsi, Paolo si fece la doccia
(6) dopo che si era fatta
Verga, Giovanni (2002), Mastro-don Gesualdo, Milano, Mondadori.
Verga, Giovanni (19706), I Malavoglia, a cura di C. ...
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Si definisce terminologia l’insieme dei termini e delle espressioni che designano i concetti e gli oggetti di un particolare settore del sapere o di una attività e professione umana (Marello 1995: 719) [...] la connotazione (Zublena 2002).
Adamo, Giovanni & Della Valle, Valeria (a cura di) (2003), Innovazione lessicale e terminologie (1a ed. Wien, Springer, 1979).
Zublena, Paolo (2002), L’inquietante simmetria della lingua. Il linguaggio ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] in riferimento a una persona specifica: per es., scrivendo diGiovanni Agnelli, si scriverà l’Avvocato, con iniziale maiuscola. Ne maiuscola (Ing. Paolo Bianchi, Dott.ssa Maria Rossi) in contesti formali come nelle intestazioni di lettere ed e-mail ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] 62.
Desideri, Paola (1998), L’imperio del segno, ovvero la scritta murale fascista, in Ead. (a cura di), Il segno in Korsisch, Sardisch), pp. 157-168.
Nencioni, Giovanni (1993), La lingua di Manzoni. Avviamento alle prose manzoniane, Bologna, il ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni Amelio potrà forse sorprendere il lettore...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...