Va chiarito preliminarmente che in ambito musicale l’aggettivo popolare può avere almeno due significati. Nel primo, equivale all’inglese popular (o pop): la locuzione musica popolare (popular music) è [...] notevole ritardo delle forme popolari, le istanze di svecchiamento inaugurate da ➔ Giovanni Pascoli, Vittorio Betteloni e i Crepuscolari:
del 1960; Borgna 1985: 163), perlopiù genovesi (Gino Paoli, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, De André, ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] , come si vede esemplarmente nel Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio; la lingua della poesia preferisce la 1953).
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi del parlato e tradizione scritta della lingua italiana. Analisi di testi dalle origini al secolo ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] (ante 1460), tra Giovanni Francesco Soardi e l’umanista di Rafaele Frianoro e altri testi di furfanteria, Torino, Einaudi.
Cohen, Marcel (1919), Note sur l’argot, «Bulletin de la Société de linguistique de Paris» 21, pp. 132-147.
D’Achille, Paolo ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] di Roberto Gusmani, a cura di R. Bombi et al., Alessandria, Edizioni dell’Orso, 3 voll., vol. 1º, pp. 359-391.
Carrozza, Paolo problemi, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» 34, 3, numero tematico.
Pellegrini, Giovanni Battista (1986), ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] proprietà categoriali dei verbi, quale l’ampia gamma di ➔ flessione di tempo, aspetto, modo e persona:
(10) Giovanni andava cercando il gatto per tutta la casa (da Giacalone Ramat 1995: 179)
(11) Paolo lo andava leggendo con grande attenzione (ivi, p ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] sul soggetto: mi chiedo se ho agito bene), coi verbi reciproci (Paolo e Ilaria si amano tanto; ➔ reciproci, verbi), si avrà sempre azione un’indicazione di involontarietà (un caso fortuito): gli venne questo spago trovato (Giovanni Boccaccio); a ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] .
Ambrogio, Renzo & Casalegno, Giovanni (2004), Scrostati Gaggio! Dizionario storico dei (Italienisch, Korsisch, Sardisch), pp. 134-141.
D’Achille, Paolo (2005), Mutamenti di prospettiva nello studio della lingua dei giovani, in Fusco & ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] Giovanni, Antonio, Mario, Luigi, Francesco, Angelo, Vincenzo, Pietro, Salvatore, Carlo, Franco, Domenico, Bruno, Paolo un’impennata tra il 1935 e il 1940, in corrispondenza con la campagna di Etiopia (1935-36): se nel 1934 le occorrenze sono 5, nel ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] meravigliarsi, preoccuparsi, ecc.):
(14) Giovanni si rallegra di rivedermi
(e) verbi di volontà e comando (detti anche 77) evidenzia come il sintagma nominale Paolo sia soltanto l’oggetto diretto del verbo di percezione e come la frase dipendente sia ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] cinquecenteschi (Bembo stesso, ma di più Giovanni Della Casa, Giovanni Guidiccioni, Galeazzo di Tarsia) riuscirono a contemperare dei “Rerum Vulgarium Fragmenta”, Firenze, Olschki.
Trovato, Paolo (1979), Dante in Petrarca. Per un inventario dei ...
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madre di tutte le domande
loc. s.le f. La domanda più importante, il dubbio più significativo. ◆ Organizzato come un «dizionario d’autore», con 233 schede dedicate ad altrettanti film, il libro di Gianni Amelio potrà forse sorprendere il lettore...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...