Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] di marchese di Ladenburg, sollecitato dall'Ottoboni alla fine del 1713, fu concesso al C - postumo, dunque, - da (Giovanni , dedicata alla regina Cristina diSvezia, è costituita da Sonate History of Music, Londra 1776-89, III, pp. 550-559; J. J. ...
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FONTANA, Carlo
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato a Bruciato nel 1634, morto a Roma nel 1714. Appartiene alla stessa famiglia comasca donde uscirono, quasi un secolo prima, Domenico e Giovanni. Venne [...] Marco in Rom, Vienna 1913; E. Scatassa, Il sepolcro di Cristina diSvezia e l'architetto C. F., in Rass. bibl. dell' barocca, Milano 1919; M. Guidi, Notizie intorno all'architetto C. F., in Roma, III (1925), pp. 453-64; P. Misciatelli, C. F. e G. L. ...
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Nacque in Roma verso il 1615: vi morì nel 1696. Bibliotecario della regina Cristina diSvezia attese specialmente a opere riguardanti l'arte, l'archeologia e la numismatica. Nel campo archeologico è degna [...] , Giovanni Lanfranco, Alessandro Algardi e Nicola Poussin. Nel fu pubblicata postuma, insieme ai Ritratti di alcuni si ricorda che un paesaggio della serie di quelli incisi dal Canini.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 270; J. v. ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] del bronzo, divenendo comune nel III, questo stesso III periodo conosce solo l'ascia ad di armi di offesa nicenei. Scudi rettangolari sono stati dati dai rilievi del Bohuslän, nella Sveziadi Agostino diGiovanni e di Agnolo di Ventura, nel duomo di ...
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(lat. ferrum; fr. fer; sp. hierro; ted. Eisen; ingl. iron). -
chimica (p. 65); Colori (p. 67); Farmacologia (p. 68) Mineralogia: Ferro nativo (p. 68); Minerali di ferro (p. 68); Giacimenti di minerali [...] di carbone di legna, ovvero anche fondere ghisa molto pura e correggere con ferro diSvezia Eisen; E. De Ruggiero, Dizionario epigrafico di antichità romane, III (1922), p. 59 segg., s. v personalità è Giovanni Battista Malagoli di Modena (1729 ...
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Nome collettivo dato in principio a ogni macchina da gitto e ad ogni congegno da guerra usato prima dell'invenzione della polvere, e, in seguito, alle bocche da fuoco di maggior calibro. Nei documenti [...] l'uso delle artiglierie campali fu il re diSvezia Gustavo Adolfo, tanto che da taluno ne piemontese Giovanni Chieppo) che furono usati con buon successo all'assedio di artillerie, Parigi 1842, voll. 2; Napoléon III, Études sur le passé et l'avenir ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] l'anno prima della sua morte (1202). Il suo figlio e successore Haakon III (1202-1204) si riconciliò con il clero, ma dopo la sua morte terminata e il principe ereditario diSvezia, Carlo Giovanni (il vero capo della Svezia, v. carlo XIV), reclamava ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] al monumento: il cavallo, opera diGiovanni da Bologna, venne offerto da Cosimo di concerto (14 novembre). L'Inghilterra però voleva continuare la guerra, allearsi con la Svezia, attaccare Kronštadt, prostrare completamente la Russia, e Napoleone III ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] Salici, Spagnuoli ed altri lenguaci e pei libri di mosicha. A Mantova sono i Gonzaga, da Giovanni Francesco II (1407-44) protettore di Vittorino da Feltre, Lodovico III (morto nel 1478), Giovanni Francesco III (1519) e Isabella d'Este in poi, che ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] ma liberamente frequentata, era la corte di Francia. Al principio del Seicento, invece, Filippo IIIdi Spagna chiamò i nobili alla corte italiani.
Parimenti nel 1921 è stata costituita nella Svezia una Camera dei conti (Kammarraten) alle cui ...
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