I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] invitato il vescovo» (Gregorio di Tours, Vit. patr. III, 1). Dietro la proposizione latina presa ad esempio, di isciagura, essendoci tu, ce ne venisse alcuna [delle male brigate]» (Giovanni Boccaccio, Dec. V, 3, 27). Si citano ancora i participi ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] per dissimilazione (v - v > v - Ø) in quei verbi della II e III coniugazione contenenti -v- nella radice (habebam > aveva > avea, vivebam > Il costrutto del tipo «fu tagliato la cipolla» (Giovanni di Pagolo Morelli, Ricordi IV), «fu dato a ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...]
prova ho veduto della tua sapienzia (Novellino III)
In italiano moderno un oggetto preverbale deve necessariamente gli lasciavano
[= Neanche gli occhi per piangere, gli lasciavano] (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo)
(111) E anche la sua venuta ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] entrambe le lingue. I più antichi testi bilingui risalgono alla metà del III millennio e continuarono a essere composti fino al I sec. a. testo.
L'alfabeto e l'analisi fonetica
di Giovanni Garbini
Le diverse forme di scrittura alfabetica attualmente ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] in OVI)
(70) Egli convien ch’e’ muoia (Boccaccio, Dec. III, 8, 15)
Tuttavia alcuni fattori inibiscono il completamento del processo. Una della sovrabbondanza di pronomi soggetto presenti in ➔ Giovanni Boccaccio e negli antichi scrittori come fatti di ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] »).
Nella morfologia verbale, spiccano:
(h) le forme di III persona plurale del presente indicativo in [-au] o [-ao], filologia romanza, Facoltà di lettere, pp. 185-214.
Bove, Giovanni & Centola, Giuseppe (2003), Dizionario del dialetto formiano, ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] la maggior parte dei ben 6000 italiani che circondavano Enrico III fuggì; quelli rimasti persero la protezione della corte con la di Lasso, attivo in Italia e in Germania, e da Giovanni Pierluigi da Palestrina, maestro di cappella a Roma. La terza ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] la norma e l’errore. Se si risale alla fine del III secolo d.C., si trova un documento rappresentativo della dialettica norma linea si colloca Domenico Maria Manni, mentre agli antipodi troviamo Giovanni Barba che, nel suo Dell’arte e del metodo delle ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] Augusto Campana, contiene postille del Monti (e di Giovanni Gherardini) aspramente polemiche; cfr. anche la lettera del del 1903); G. Lonati, Un amico gardesano di A.C., in Il Garda, III(1928), 8, pp. 36 s.; D. Bulferetti, Il centenario di padre C.: ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] problemi furono approfonditi in un libro importante di Giovanni Nencioni, uno studioso che da allora in poi Heilmann, Ricordando G. D., in Studi ital. di linguistica teorica e applicata, III (1974), pp. 525-548 (dallo stesso ripreso in Atene e Roma, ...
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solidarietà obbligatoria loc. s.le f. Nelle normative europee, meccanismo di accoglienza obbligata di quote di migranti da distribuire tra i Paesi dell’Unione in particolari circostanze giudicate straordinarie. ◆ [...] a Lussemburgo, in cui...
rivotismo
s. m. L’idea che tornare a votare, chiamare nuovamente gli elettori alla urne, possa risolvere i problemi della politica. ◆ [tit.] Le trappole del rivotismo [testo] […] Il governo casca? Si deve rivotare. Il governo non funziona...