Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] ) l’inverno era esploso a febbraio, come diceva un vecchio proverbio (Giovanni Nadiani, Spiccioli. Kurzprosa, p. 119)
(13) Come le ho detto (2007), L’Italia spensierata, Roma - Bari, Laterza.
Teotochi Albrizzi, Isabella (1821-1824), Opere di scultura ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] numero di ricorrenze:
(5) per anni Giovanni visitò regolarmente sua nonna la seconda domenica del Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Rohlfs, Gerhard (1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] per santi e sante, l’uso varia tra San Giovanni e san Giovanni. Nei nomi dei sacramenti, invece, l’impiego della punteggiatura in Europa, a cura di B. Mortara Garavelli, Roma-Bari, Laterza, pp. 178-210.
Jackson, Donald (1988), La scrittura nei secoli ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] ), storie-che-durano-un-mese-e-si-buttano-via (Giovanna Bandini).
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, Garavelli, Bice (2003), Prontuario di punteggiatura, Roma - Bari, Laterza.
Mortara Garavelli, Bice (a cura di) (2008), Storia ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] ’Ottocento. Si pensi alla proposta di riforma di Giovanni Gherardini, il quale, con fervore nazionalistico pre-unitario Milano, Bompiani (1a ed. Firenze, Sansoni, 1937).
Petrucci, Armando (2002), Prima lezione di paleografia, Roma - Bari, Laterza. ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] budella dalla pancia, voleva trargli a quel di Licodia!» (Giovanni Verga).
Per ciò che concerne il verbo, è interessante , Alberto A. (a cura di) (1993), Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1° (Le strutture). ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] un po’ addormentati che facevano girare il capo alle ragazze (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo, Milano, Feltrinelli, 2003, p. (19862), Il linguaggio dei giornali italiani, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1973).
Dardano, Maurizio (1994), Profilo dell’ ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] . Gibellini, note di M. Salvini, Roma, Newton Compton.
Verga, Giovanni (1979), Tutte le novelle, a cura di C. Riccardi, Milano, University Press, 1983).
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1990). ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] di Altamura, Pisa, Giardini.
Loporcaro, Michele (2009), Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Marotta, Giovanna & Sorianello, Patrizia (1998), Vocali contigue a confine di parola, in Unità fonetiche e fonologiche ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] 41) vedrò alcuni amici / ne vedrò alcuni / *vedrò alcuni.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi.
Leopardi, contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 1° (Le strutture), pp. 41-100 ...
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