Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] gli usi, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, pp. 37-92.
Coseriu, Eugenio (1973), Lezioni di linguistica generale, , Boringhieri.
D’Agostino, Mari & Ruffino, Giovanni (2005), I rilevamenti sociovariazionali. Linee progettuali, Palermo, ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] in Id., Scrittori d’oggi. Segni del tempo. Serie sesta, Bari, Laterza (1 a ed. Torino, Einaudi, 1939).
Reid, Thomas B.W. , «Archivum linguisticum» 8, pp. 457-466.
Rovere, Giovanni (1989), Sottocodici e registri in testi tecnici, «Rivista italiana ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] esempi di Basilio Puoti, Carlo Botta, Luigi Angeloni, Giovanni Antonio Ranza. L’antifrancesismo compare in Rinaldo Carli, del linguaggio politico italiano dal Settecento all’Unità, Roma - Bari, Laterza, pp. 33-39.
Calcaterra, Carlo (1935), Il nostro ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] Bologna, il Mulino.
Melis, Guido & Tosatti, Giovanna (2001), Il linguaggio della burocrazia italiana tra Otto e , in Id. (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneo, Roma-Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2º (La variazione e gli usi), pp. 237 ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] Sardisch), pp. 569-593.
Foresti, Fabio (2009), Profilo linguistico dell’Emilia-Romagna, Roma - Bari, Laterza.
Foresti, Fabio, Marri, Fabio & Petrolini, Giovanni (1992 e 1994), L’Emilia e la Romagna, in L’italiano nelle regioni. Lingua nazionale e ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] principali grammatiche italiane di fine Ottocento, quella di Giovanni Moise (1878) e la Sintassi italiana dell’ ), Storia della letteratura italiana, a cura di B. Croce, Bari, Laterza, 2 voll.
Fortini, Franco (1978), Classico, in Enciclopedia, Torino, ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] di scrivere le parole italiane … (1883) di Giovanni Gherardini, come l’esclamativo triplicato ‹!!!› o l’ Mortara Garavelli, Bice (2003), Prontuario di punteggiatura, Roma - Bari, Laterza.
Mortara Garavelli, Bice (a cura di) (2008a), Storia della ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] Introduzione all’italiano contemporaneo, a cura di A.A. Sobrero, Roma - Bari, Laterza, 2 voll., vol. 2° (La variazione e gli usi), pp. 411- e ‘corpus based’, Milano, Franco Angeli.
Rovere, Giovanni (1977), Testi di italiano popolare. Autobiografie di ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] Profilo linguistico dei dialetti italiani, Roma - Bari, Laterza.
Lurati, Ottavio (1988), Italienisch: Areallinguistik III. , «L’Italia dialettale» 24, pp. 1-12.
Pellegrini, Giovanni Battista (1975), I cinque sistemi linguistici dell’italo-romanzo, in ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] per via onomatopeica (i versi degli uccelli nella poesia di ➔ Giovanni Pascoli), a vere e proprie lingue descritte in una narrazione della lingua perfetta nella cultura europea, Roma - Bari, Laterza (1a ed. Milano, La rivista dei libri, 1992). ...
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