La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] la Terraferma con il 40%, e le terre dello Stato da mar con il 10-12%. Nel secondo decennio del Seicento la notaio Pier Giovanni Mamoli; un cenno sugli interessi di Lodovici in Levante in Lettres d'un marchand vénitien. Andrea Berengo (1553- ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] , cioè Don Giovanni Pietro Antonio monaco Camaldolense, Domina Maria Adelaide e Domina Maria Ediltrude, monache scritti storici, Torino 1969, p. 320; cf. anche Marino Berengo, Il problema politico-sociale di Venezia e della sua Terraferma, in ...
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L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] , un provveditorato a Marano nel 1483, ed reg. 23, c. 153, 19 gennaio 1475. Cf. Giovanni I. Cassandro, La curia di Petizion, "Archivio Veneto",
29. Sulla presenza veneziana a Ravenna cf. Marino Berengo, Il governo veneziano a Ravenna, in Ravenna in ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] appunto, in calle Longa a Santa Maria Formosa, a Sant’Elena e nell’ Pesaro (573 campi).
Ecco poi Giovanni Correr che coltiva l’olivo nei 163.
18. Tutte le citazioni, compresa quella di Berengo, in G. Cozzi, Ambiente veneziano, ambiente veneto, ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] G. Lucchini, Torino, Einaudi.
Berengo, Marino (1980), Intellettuali e librai , Laterza (1a ed. 1963).
Dramisino, Maria Grazia (1996), Le correzioni linguistiche al , UTET, pp. 834-897.
Vigo, Giovanni (1971), Istruzione e sviluppo economico in Italia ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] nel maggio del 1970, quando il pubblico ministero Giovanni Caizzi chiuse le indagini preliminari con un’istanza di aperta, inizialmente sottoscritta da dieci firmatari (Marino Berengo, Anna Maria Brizio, Elvio Fachinelli, Lucio Gambi, Giulio ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] 1760 egli ritornò al S. Giovanni Grisostomo, ancora al seguito amante incognita (1765), La vedova di quattro mariti (1771), L'isola della fortuna (1774 Giornali veneziani del Settecento, a cura di M. Berengo, Milano 1962, ad Ind.;G. Nicastro, Goldoni ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] sposò prima (1542) Benedetto di Giovanni Samminiati, e poi (1568) Vincenzo Rinaldi; Maria, nata nel 1530, sposò prima ., X (1847), pp. 146-162. Le pagine dedicate da M. Berengo, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinquecento, Torino 1965, pp. 190-218 ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] cui cattedratico, Giovanni Battista Belloni La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin (a cura di F. Basaglia - F. Congedo, scritto nel 1980, poco dopo la morte di suo marito. Qui i temi che le sono cari – «l’ ...
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TRENTA
Laura Galoppini
Casato lucchese, il cui capostipite ed eponimo fu maestro Trenta da Casabasciana, speziale, attestato sino dagli anni Trenta del XIV secolo: verosimilmente immigrato (in epoca [...] davanti all’altare di Santa Maria nella chiesa di S. Salvatore fu tesoriere nel Regno di Napoli al tempo di Giovanna II. Si segnala la liberatoria del 17 giugno CI (1940), pp. 116-156; M. Berengo, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinquecento, Torino ...
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