Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] i nomi maggiori che operarono a vario titolo nelle corti italiane del tempo, fino ad arrivare al bolognese Giovanni il Lazio, Torino, UTET.
Trovato, Paolo (1994), Il primo Cinquecento, in Bruni 1992-.
Trovato, Paolo (1998), L’ordine dei tipografi. ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] e palpare [...] e però non sono da biasimare i dicitori e predicatori che, per mostrarti le cose Giovanni (1954), Saggio sullo stile dell’oratoria sacra del Seicento esemplificata sul p. Emmanuele Orchi, Roma, Istituto Storico Cappuccino.
Prodi, Paolo ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] abiteranno la terra (Bono Giamboni, Delle Storie contra i Pagani di Paolo Orosio libri VII, I, 3, p. 28)
(2) si , Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1964), Commedia delle ninfe fiorentine, a cura di A.E. Quaglio ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] preposizione, sì come è quando io dico a Giovanni, questo a è la preposizione; avverbio, sì all’inizio del XXI, continuano ad avere i prontuari di dubbi linguistici del tipo di quelli pp. 29-79.
D’Achille, Paolo (1990), Sintassi del parlato e ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] per il toscano). Anche ➔ Giovanni Boccaccio, già nell’Epistola napoletana al friulano di ➔ Pier Paolo Pasolini, dal tursitano di Albino
È tutta per amor.
– Contro ribeccola
(atto II, scena I, vv. 777-778)
non meno che l’anonima veneziana Bulesca ( ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] il latino non lo possedeva, ma esprimeva i suoi valori con il congiuntivo o, a volte forme del tipo Jean mange pas («Giovanni non mangia»), oppure je sais pas Roma, Bulzoni, pp. 281-295.
Ramat, Paolo (1985), Un caso concreto di cambiamento linguistico ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] in la mamma di Giovanni andrà a Roma a trovare Paolo.
Al vertice della struttura si trova l’enunciato, che si può estendere anche oltre i confini della frase. È costituito da uno o più sintagmi intonativi ed è dominio della graduale diminuzione ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] in:
(11) e. non è Giovanni che è andato a Nizza per lavoro, ma Maria
I diversi profili semantici che una frase negativa 1995, pp. 175-222.
Bernini, Giuliano & Ramat, Paolo (1996), Negative sentences in the languages of Europe. A typological ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] solito ‹n›): ad es., con Paolo → [kom]; con Carlo → [koŋ], in casa → [iŋ ˈkaːsa]. In questo caso, Mioni & L. Vanelli, Roma, Bulzoni, pp. 97-116.
Marotta, Giovanna (2000), Oxytone infinitives in the dialect of Pisa, in Phonological theory and the ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] latineggianti. Già nel 1356, sotto il regno di GiovannaI, un piccolo contingente di lettere, indirizzate dalla regina Il Libro VIII del Plinio napoletano di Giovanni Brancati, Napoli, Liguori.
Bongrani, Paolo & Morgana, Silvia (1992), Lombardia ...
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totismo s. m. In senso polemico, la politica e il sistema di potere del politico Giovanni Toti. ◆ In Liguria ormai regna il totismo, un sistema di potere radicatissimo, che va dall’economia alla politica. (Repubblica, 11 dicembre 2020, p. 6...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...