Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] sempre si sentiva quell’aspo che girava, girava, girava» (Alessandro Manzoni); «lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca» (GiovanniPascoli);
(b) il raddoppiamento d’una forma imperativa, alla II persona sing.: e continua, continua; aspetta e aspetta;
(c ...
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TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni
Emanuele D'Angelo
TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni. – Nacque a Livorno il 17 marzo 1863, figlio di Ottaviano, letterato, e di Annina Bresciani, fratello maggiore di Elena e di [...] che gli fossero richiesti, proprio per la Cronaca minima, pezzi in prosa invece che versi; cfr. M. Pascoli, Lungo la vita di GiovanniPascoli, a cura di A. Vicinelli, Milano 1961, p. 279). Studioso erudito e poligrafo, scrisse di letteratura (ebbero ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] , cap. 11)
Altri esempi letterari del fenomeno in prosa (da ➔ Alessandro Manzoni a Elsa Morante) e in poesia (per es., in ➔ GiovanniPascoli) si leggono in Serianni (1988: 216 segg.).
Il valore intensivo è tuttavia meno evidente nei casi in cui la ...
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GUERRISI, Michele
Maria Viveros
Nacque a Cittanova, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1893 da Pasquale e Filomena Barbaro, di Palmi.
Alle sue origini il G. diede sempre valore simbolico, tale [...] F. Cilea (oggi nell'atrio del teatro Comunale della città) e, l'anno successivo, eseguì per il lungomare le statue di GiovanniPascoli, Diego Vitrioli e Ibico. Nel 1952 pubblicò a Milano L'idea figurativa in cui, partendo dall'assunto che "la realtà ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle
(GiovanniPascoli, “Il gelsomino notturno”,
in Canti di Castelvecchio, vv. 9-14).
Il nesso di un nome e di un epiteto aggettivale è ...
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ulivo
Alessandra Magistrelli
Utilità, bellezza, pace: tutto in una pianta sola
L’ulivo è la pianta mediterranea per eccellenza. Coltivata nei paesi a clima mite e temperato, appartiene alla famiglia [...] sono tratti i versi che danno il titolo ai primi paragrafi di questa voce è una poesia in cui GiovanniPascoli canta le doti dell’ulivo (Olea europaea), antichissima pianta utile, solare, mediterranea, simbolo di pace.
Olea europaea appartiene alla ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] col linguaggio poetico di inizio Novecento che questa tendenza metterà salde radici: si pensi, per es. in GiovanniPascoli, alla quota di termini attinti dalle lingue speciali (zoologia, botanica, ecc.), a volte di origine dialettale (stiocchi ...
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Moralium dogma philosophorum
Philippe Delhaye
Viene così designato un compendio di morale del XII secolo il cui titolo, differenziandosi nelle diverse redazioni manoscritte, è opportuno citare, al fine [...] oscura, Livorno 1898; id., Intorno alla Minerva oscura, in " Flegrea " feb. 1900; id., Sotto il velame, Messina 1900; ora in Prose di GiovanniPascoli, a c. di A. Vicinelli, II, Scritti danteschi, Milano 1952, 123, 198-200, 223, 262-264, 401-402).
Il ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] Ottocento e di inizio Novecento italiano.
➔ Giosuè Carducci («va l’aspro odor de i vini»: “San Martino”, v. 7), ➔ GiovanniPascoli («La Chioccetta per l’aia azzurra / va col suo pigolio di stelle»: “Il gelsomino notturno”, vv. 15-16), ➔ Gabriele D ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] dell’Asia”, in Canti: «è funesto a chi nasce il dì natale», v. 143).
Si inaugura così una tradizione, ripresa da ➔ GiovanniPascoli (“Lampo”, in Myricae: «bianca bianca nel tacito tumulto / una casa apparì sparì d’un tratto», vv. 4-5) e in ➔ Gabriele ...
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pascoliano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al poeta e scrittore Giovanni Pascoli (1855-1912), alla sua opera e ai caratteri che le sono tipici: la poesia, la metrica, la sensibilità p.; il fonosimbolismo p.; l’interpretazione p. della Commedia...
giannello
giannèllo s. m. [der. del nome pr. Gianni, Giovanni; cfr. gigi]. – Nome pop. region. del baco delle ciliege: le ciliege ... Per s. Giovanni avevano i g. (Pascoli).