Scultore e architetto senese (secc. 13º-14º), di cui si hanno notizie tra il 1281 e il 1320. Lavorò alla facciata del duomo di Siena (1288), per il duomo di Orvieto (dal 1293) e quindi a Napoli dopo il [...] 1314. Attivo vicino ad artisti quali GiovanniPisano a Siena e a L. Maitani a Orvieto, R. rimane una personalità problematica in quanto non esistono sue opere firmate o documentate: la notizia che R. sia stato prima del 1281 al di là delle Alpi non ...
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Orafo pistoiese, autore - secondo quanto si desume da un'iscrizione del 1316 - dei rilievi che decorano la parte anteriore del paliotto argenteo dell'altare di S. Jacopo nel duomo di Pistoia. In essi (Storie [...] di Cristo; Storie di s. Jacopo) egli fonde elementi tratti sia da Nicola che da GiovanniPisano con originalità, anche se con una certa monotonia. Recentemente è stata fatta l'ipotesi che ad A. vadano assegnate solo alcune parti secondarie dell' ...
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Scultore (sec. 12º), operoso a Pisa dove scolpì (1159-62) il pergamo del duomo (poi sostituito da quello di GiovanniPisano), ora spartito in due pulpiti nel duomo di Cagliari. L'arte di G. nella sua ricerca [...] di effetti pittorici è in stretta dipendenza da quella provenzale. G. ebbe largo seguito di discepoli nella scultura a Pisa per tutto il sec. 12º ...
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Falsario italiano (Cremona 1878 - Roma 1937). Fu abilissimo imitatore dello stile di GiovanniPisano, dei maestri del Quattrocento (Desiderio da Settignano, Donatello) e della scultura greca arcaica; i [...] suoi falsi furono accolti anche in collezioni importanti (Metropolitan Museum di New York, musei di Cleveland, Boston, ecc.). La contraffazione fu riconosciuta nel 1928 ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] studiati musaici di San Marco.
Spetta a Padova di aver chiamato i più alti campioni dell'arte italiana con Giotto e GiovanniPisano. Ma la loro luce troppo alta però avrebbe più spaurito che vinto, se non fosse giunta un'altra corrente, più affine ...
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Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte (Firenze 1378 - ivi 1455). Educato nella bottega del patrigno, l'orafo Bartolo di Michele, si firmò Lorenzo di Bartolo, finché nel 1444 riprese il [...] di Calimala, del Cambio e della Lana per Orsanmichele (S. Giovanni Battista, 1414-16; S. Matteo, 1419-22; S. Stefano autore, tra l'altro, del fregio che incornicia la porta di A. Pisano. Nei Commentari, in tre libri, scritti dopo il 1448, Gh. mostra ...
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VASARI, Giorgio
P. Barocchi
Pittore, architetto e scrittore, nato ad Arezzo nel 1511 e morto a Firenze nel 1574.
Sin dalla prima edizione delle Vite, pubblicate a Firenze presso l'editore Lorenzo Torrentino [...] ., Classe XVII, 17; Classe XXV, 243ss.), gli consentì di inserire le vite di Arnolfo di Cambio, di Nicola e GiovanniPisano, di Agostino di Giovanni e Agnolo di Ventura e di ampliare notevolmente lo stesso Proemio delle Vite, con una ben più generosa ...
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MARCO Romano
F. Aceto
Scultore attivo nella prima metà del 14° secolo.M. firmò alla data del 4 febbraio 1318 (1317 more veneto) il sepolcro di s. Simeone profeta in S. Simeone Grande a Venezia: "[...] [...] nelle sculture del duomo di Siena, databili intorno al 1290, nel momento in cui teneva le redini del cantiere GiovanniPisano. Lo spostamento a Cremona, che segnò la seconda tappa del suo girovagare, dovette avvenire in coincidenza con l'elezione ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] che va dalle semplici citazioni dei nomi sulle lastre pavimentali e sulle tegole (Mitchell, 1990) all'iscrizione di GiovanniPisano, complessa e originale, sul pulpito della cattedrale di Pisa, di cui si conserva soltanto la trascrizione (Frisch ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] in termini di opposizione tra la Regina misericordiae che salva e il Rex iustitiae che condanna. Così per es. nei pulpiti di GiovanniPisano per il S. Andrea a Pistoia (1301) e per il duomo di Pisa (1302-1311) le anime dei risorti afferrano le ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. e con iniziale maiusc., il Pisano, il...
nativita
natività s. f. [dal lat. tardo nativĭtas -atis, der. di nativus «nativo, della nascita»]. – 1. Nascita; con sign. generico è ant.: essendo più anni passati dopo la n. della fanciulla (Boccaccio); è invece di uso com. per indicare...