L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] del Vat. Lat. 3195, trascritta dal copista Giovanni Malpaghini, ma corretta e completata personalmente da Petrarca abbiend’io l’ale» (Canz. CCLXXXVIII, 3) dall’eccesso del suono v; o viceversa, ebber anziché ebben, in «Per mirar Policleto a prova ...
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La Corsica, seconda isola del Tirreno per estensione (8569 kmq), è situata a nord della Sardegna a una distanza di sole 7 miglia (Bocche di Bonifacio). Dista dalla costa toscana circa 50 miglia, e le isole [...] la lingua, Brescia, Paideia.
Falcucci, Francesco D. (1972), Corsica, in I parlari italiani in Certaldo alla festa del V centenario di Messere Giovanni Boccacci, omaggio di G. Papanti, Bologna, Forni, pp. 471-603 (1a ed. Livorno, Francesco Vigo, 1875 ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] ) e confortola però che vada più sicura (Dante, Vita nuova V)
(46) et questa causa si pone in iudicio […] acciò ch da Messina due capitani […], a ffine che […] venissono loro adosso (Giovanni Villani, Nuova Cronica VIII, 75)
(48) chi son coloro cui ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] dell’opera, § 32; libro I, sezione II, capp. IV-V; libro II, cap. IV). A tali spinte verso la differenziazione, Sette secoli di dibattiti sull’italiano, Roma, Carocci.
Nencioni, Giovanni (1988), Corso e ricorso linguistico nella “Scienza nuova”, in ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] progressivo, e ciò in uno o più dei piani indicati sopra (v. fig. 1).
Si ha unità quando il contenuto del testo è la si può magari occupare a scorrere codeste strambissime allegrie (Giovanni Boine, Il peccato, Plausi e botte, Frantumi, Altri scritti ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] su quello quantitativo (ma per la Svizzera italiana v. Pandolfi 2006); la variazione diatopica si coglie regionalità, Locarno, Osservatorio linguistico della Svizzera Italiana.
Pellegrini, Giovanni Battista (1960), Tra lingua e dialetto in Italia, ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] prese parte alla realizzazione del film Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone, tra i primi esempi di kolossal italiani dal , vanno ricercati ben prima del fascismo, in epoca giolittiana (v. oltre, § 2). Numerose riserve suscitarono anche le prime ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] referenziali e svolge la funzione di predicato di identità:
(61) Giovanni è il mio migliore amico
(62) quel ragazzo è il (Madrid, 21-25 febbraio 1995), a cura di T. De Mauro & V. Lo Cascio, Roma, Bulzoni, pp. 113-129.
Salvi, Giampaolo (1988), La ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] principale o secondaria.
Nell’esempio seguente:
(12) Giovanni va a scuola per imparare cose che gli saranno ’ banchi
delle navi cacciarli in gran tumulto (Omero, Iliade, a cura di V. Monti, introduzione e commento di A. Bruni, Roma 2004, libro XVI, vv ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] e alcune note sul purismo, in Studi linguistici per Luca Serianni, a cura di V. Della Valle & P. Trifone, Roma, Salerno Editrice, pp. 51-72.
Boine, Giovanni (1912), Purismo, «La Voce» 18 luglio 1912.
Castellani, Arrigo (2010), Nuovi saggi di ...
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v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...