DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] di prefettura, il conte Guido Viani, Sabatino Lopez, che aveva ottenuto la cattedra di letteratura italiana a Catania, e GiovanniVerga, il più illustre della brigata, al cui fianco il D. camminava "adorante e riamato" (Lopez). Se il D. riconobbe ...
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PUCCINI, Giacomo
Dieter Schickling
PUCCINI, Giacomo. – Nacque a Lucca il 22 dicembre 1858, sesto di nove figli (e primo maschio) del compositore Michele Puccini e di Albina Magi.
Fu battezzato con i [...] Puccini titubava. A libretto ormai ampiamente abbozzato, buttati giù i primi schizzi della musica, nell’estate del 1894 andò in Sicilia a incontrare GiovanniVerga: con il famoso letterato esaminò il progetto di un’opera tratta dalla novella La lupa ...
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ALBERTAZZI, Giorgio
Paolo Puppa
Nacque il 20 agosto 1923 a Fiesole, presso Firenze. Nella sua autobiografia (Un perdente di successo, 1988, p. 2) scrisse che secondo alcuni testimoni (un’espressione [...] della puntata di quella sera di Appuntamento con la novella, con l’attore che recitava da par suo il racconto di GiovanniVerga da cui era tratta l’opera.
Ma a dilatare la fama di Albertazzi in televisione furono – meglio delle tante commedie nelle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] di fattori (sentimenti, idee, passioni) che hanno determinato un certo tipo di scrittura (Problemi di metodo critico, 1929; GiovanniVerga, 1934); sulla stessa linea Walter Binni, allievo di Russo, approfondisce l’analisi di vari autori e testi nel ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] italiana del dramma, 1937, 3, pp. 315-343; 4, pp. 97-111). In Accademia, si diplomò con In portineria di GiovanniVerga, quale saggio di regia nel 1937, nel corso tenuto dalla russa esule Tatiana Pavlova, in fama di contiguità con Stanislavskji, e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] piccole commedie e di piccoli drammi colti sul vivo".
Le prove migliori della novellistica verista si devono però a GiovanniVerga, che, dopo il bozzettismo di Nedda (1874), intraprende la strada del verismo con Fantasticheria (1879). La poetica del ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] Lupa, riannodando le trecce superbe, guardando fisso dinanzi ai suoi passi nelle stoppie calde, cogli occhi neri come il carbone (GiovanniVerga, La lupa, in Id., Opere, a cura di L. Russo, Milano - Napoli, Ricciardi, 1955, p. 126)
Nel passaggio tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] memorabili letture critiche suscitarono grandi e innovativi dibattiti, indirizzando in vario modo le generazioni più giovani. Dal GiovanniVerga, passato attraverso molte redazioni a partire dal 1919, al Carducci senza retorica (1957) e oltre, tutta ...
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OJETTI, Ugo
Laura Cerasi
OJETTI, Ugo. – Nacque a Roma il 15 luglio 1871, da Raffaello, architetto e scrittore d’arte, di tendenze liberali, e da Veronica Carosi, di origine spoletina.
Compì gli studi [...] con i maggiori scrittori del tempo intorno allo stato della letteratura italiana: Giosuè Carducci, Giovanni Pascoli, Antonio Fogazzaro, GiovanniVerga, Enrico Panzacchi, Edmondo De Amicis, Matilde Serao, lo stesso D’Annunzio.
Nell’Introduzione ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] :
(6) Mangiava adagio adagio, colla persona curva e il capo chino. Aveva una massa di capelli morbidi e fini (GiovanniVerga, Mastro don Gesualdo, p. 68).
L’imperfetto abituale è usato per esprimere il ripetersi del processo espresso dal verbo in ...
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campanone
campanóne s. m. [accr. di campana1]. – 1. Campana grossa; in generale, la campana maggiore di ogni campanile: il c. del duomo; il suono grave del c. di San Giovanni (Verga). 2. Grosso mortaio con bocca a campana, che risale all’epoca...