BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] . Il migliore frutto delle ricerche del B. nelle biblioteche napoletane fu il rinvenimento, occorsogli nel 1779 in quella di S. Giovanni a Carbonara, del testo allora inedito del commento di Ermia al Fedro di Platone.
Il B. ne preparò l'edizione in ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un [...] ; Castoldi (1a ed. 1999).
Manzoni, Alessandro (1953), Opere, Milano - Napoli, Ricciardi.
Verga, Giovanni (2002), Mastro-don Gesualdo, Milano, Mondadori.
Verga, Giovanni (19706), I Malavoglia, a cura di C. Simioni, Milano, Mondadori.
Brambilla Ageno ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] , cap. 11)
Altri esempi letterari del fenomeno in prosa (da ➔ Alessandro Manzoni a Elsa Morante) e in poesia (per es., in ➔ Giovanni Pascoli) si leggono in Serianni (1988: 216 segg.).
Il valore intensivo è tuttavia meno evidente nei casi in cui la ...
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TEMPORALI, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni temporali sono proposizioni ➔subordinate che indicano il momento in cui si svolge quanto è detto nella proposizione reggente.
Le proposizioni [...] Cardinale, io risposi che quelle erono offerte da quel Re che gli era (B. Cellini, La vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze).
VEDI ANCHE
congiuntivo
indicativo
infinito
gerundio
participio ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] indiretto, o, a seconda del verbo, un locativo (14 c.) (Salvi 1988: 61-62):
(14)
a. Mario ha dato il libro a Giovanni
b. Mario ha promesso un regalo ai ragazzi
c. Mario ha messo il libro sul tavolo
L’oggetto indiretto ricorre nei costrutti ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] . È una tecnica che punta a coinvolgere e ammonire (anche a divertire e distrarre, come denunciavano ➔ Dante e ➔ Giovanni Boccaccio), più che a spiegare e approfondire.
Sono dunque due tecniche oratorie diverse, anche se spesso concomitanti, l’una ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] l’Abate di Tivoli), provenienza multipla collegabile al carattere itinerante della corte. A parte stanno il re Giovanni, se davvero va identificato con Giovanni di Brienne padre di Isabella, seconda moglie di Federico, e Iacopo, che per noi è solo un ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] una sua certa grottesca efficacia: un’ora sbadigliosa la si può magari occupare a scorrere codeste strambissime allegrie (Giovanni Boine, Il peccato, Plausi e botte, Frantumi, Altri scritti, Torino, Garzanti, 1983, pp. 231-232)
In quanto proprietà ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] onomastica» 10, pp. 53-71.
Ferrari, Anna (2006), Dizionario dei luoghi letterari immaginari, Torino, UTET.
Flechia, Giovanni (1871), Di alcune forme de’ nomi locali dell’Italia superiore. Dissertazione linguistica, Torino, Stamperia Reale.
Jakobson ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] confermarla per linee extratestuali, chiedendo informazioni su questo punto al massimo poeta in latino della sua epoca, che era Giovanni Pascoli (il quale non rispose mai alla lettera in cui il linguista formulava i suoi interrogativi).
Riscoperta e ...
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totismo s. m. In senso polemico, la politica e il sistema di potere del politico Giovanni Toti. ◆ In Liguria ormai regna il totismo, un sistema di potere radicatissimo, che va dall’economia alla politica. (Repubblica, 11 dicembre 2020, p. 6...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...