GIOVANNI di Buccio di Leonardello
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore e maestro di vetrate e di mosaici, terziario dell'Ordine francescano, nativo di Orvieto e documentato [...] a G. l'affresco raffigurante l'Annunciazione e la Natività dipinto all'interno di una nicchia sul lato destro del presbiterio di S. Giovenale in Orvieto (Id., 1987, p. 18).
Non si conosce la data di morte di Giovanni.
Fonti e Bibl.: L. Luzi, Il duomo ...
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CAVAZZI, Alfonso
Claudio Mutini
Nacque a Modena in data non facilmente precisabile, ma compresa forse tra il 1660 e il '70. Studiò in patria, ove si addottorò in diritto, conseguendo nello stesso tempo [...] in risalto la cultura essenzialmente retorica dello scrittore modenese: Omero e i tragici fra i greci; Orazio, Seneca, Lucano, Giovenale tra i latini forniscono un discreto apparato di "sentenze" sulle quali si articola il commento del C., secondo la ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] -medievale e, pur ridotto, contemporaneo (determinatosi dopo i ‘tempi bui’ medievali, durati mille anni, dalla morte di Giovenale ad Albertino Mussato: a quest’ultimo, nella prima redazione, attribuisce la riscoperta della poesia, poi, nella seconda ...
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COLA di Petrucciolo (Petruccioli)
Serena Padovani
La personalità di C. era del tutto sconosciuta quando G. Rosini (1841) riferiva la firma "Cola de Urbevetere" letta su un quadretto di una collezione [...] Venezia nella collezione Cini, con la Madonna in trono e quattro sante, nonché l'affresco con il Crocefisso in S. Giovenale a Orvieto, restituito a C. dal Donati (1969).
Anche se la successione cronologica della sua produzione non è affatto pacifica ...
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GRAPALDO (Grapaldi), Francesco Mario (Maria)
Anna Siekiera
Nacque nel gennaio del 1460 a Parma, da un'antica famiglia di cui si hanno notizie a partire dalla seconda metà del XIV secolo. I genitori, [...] sine hortis non domum sed ergastulum et tenebricosum carcerem appellandam", I, 5) ovvero - ispirandosi alle satire di Giovenale -, rimprovera alla società parmense la sua ingratitudine (II, 10). Il G. si serve di una terminologia specialistica ...
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BERTOLDI, Giovanni (Giovanni da Serravalle)
Aldo Vallone
Nacque a Serravalle, un tempo ricco e forte borgo nelle vicinanze di San Marino, intorno al 1350 (altri pensano al 1360), da una famiglia il cui [...] ricordano, oltre Aristotele e i testi sacri, tutti gli autori latini più insigni da Virgilio a Persio e Lucano, da Orazio a Giovenale, da Cicerone a Seneca e Boezio. Assai scarni i riferimenti ad autori medievali e, più ancora, volgari.
Il commento è ...
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FRANCHI, Giuseppe
Carolina Brook
Nacque a Carrara nel 1731 da Giacomo e da Anna Maria Bonanni. Il padre è ricordato "tra i maestri d'architettura nella prima istituzione della patria Accademia", presso [...] è anche la produzione ritrattistica del F.: il Campori (1873, pp. 108 s.) scrive che nel 1789 realizzò il busto di Giovenale Sacchi per l'Istituto delle scienze di Bologna e che l'anno seguente scolpì l'effigie di Maria Beatrice duchessa di Massa e ...
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CARPEGNA (C. di Falconieri), Guido Orazio Gabrielli di
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 6 febbr. 1840 dal conte Luigi e da Amalia Lozano; era di antica e nobile famiglia, discendente ed erede per [...] . 1919. Era cancelliere della Consulta araldica.
Aveva continuato a coltivare interessi letterari, facendo traduzioni da Giovenale (Lesatire, Roma 1911), di Ladislao Kulczycki (in collaborazione con Alinda Bonacci Brunamonti: Carme di Cesare Polewka ...
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FRACASSETTI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo il 19 ag. 1802 da Camillo, nobile di Cingoli, e da Teresa Cinughi de' Pazzi, patrizia senese. Il F. compì i primi studi nel locale ginnasio, [...] e della Profezia di Dante di G. Byron, delle Favole di G.E. Lessing, della I satira di Orazio e della XV di Giovenale in terza rima, e delle Lettere poetiche del Petrarca in versi sciolti. Nel 1890, a Fermo, C. Antona Traversi e F. Raffaelli ...
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DEPIENE (Depienne, De Pienne, Des Pienes), Antonio
Adriana Boidi Sassone
Di origine parigina (Schede Vesme), fu attivo come disegnatore, ritrattista e incisore dopo il 1660, a Torino e provincia, in [...] Milano 1932, XCIV, pp. 96 s., 106 s.; A. Peyrot, Torino nei secoli, Torino 1965, II, p. 912; N. Carboneri-A. Griseri, Giovenale Boetto, Borgo San Dalmazzo 1966, pp. 54, 85 ss.; Schede Vesme, III, Torino 1968, pp. 831-834; L. Mallè, Le arti figurative ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...
studentato s. m. Alloggio in cui abitano gli studenti fuori sede, in genere durante il periodo universitario. ◆ Da Prati a Centocelle, e poi Eur, Primavalle, San Giovanni, Garbatella. Sempre a Roma occupate anche tutte le sedi della facoltà...