Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] (alcune in ordine alfabetico) da recitarsi specialmente nel giorno di espiazione. Non senza contrasto si fece strada nel giudaismo postbiblico l'uso della confessione specifica dei peccati individuali. Tardo è anche l'uso di confessare i peccati in ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] di cultura materiale e spirituale; più tardi per mezzo delle correnti religiose che attraverso la penetrazione del giudaismo e del cristianesimo (ambedue in aspetto aramaico) introdussero in Arabia gli elementi costitutivi dell'Islām; infine, dopo ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] la dottrina di S. Paolo su riferita. Ma vi è penetrato anche un altro motivo leggendario, sorto probabilmente nel Giudaismo della Dispersione, secondo il quale la terra, della quale Adamo fu formato, venne raccolta dai quattro punti cardinali (onde ...
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Parola araba che significa "appartenente alla gente della dhimmah", ossia alla gente munita d'un patto di protezione, e designa il non musulmano suddito dello stato islamico. Tale sudditanza è ammessa [...] è lecito sposare una donna dhimmī, qualora essa appartenga a vera religione rivelata, ossia professi il cristianesimo o il giudaismo (l'esempio era stato dato da Maometto) e non, p. es., il zoroastrismo; sono imposte loro condizioni umilianti, come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La definizione della dottrina cristiana e le eresie
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le comunità che si richiamano all’insegnamento [...] Sinope e forse vescovo egli stesso. Marcione intende rivendicare la peculiarità della nuova religione, differenziandosi nettamente dal giudaismo, nell’ambito del quale erano sorte molte sette che si richiamavano ambiguamente a Cristo. Molti cristiani ...
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Galeno
Gilberto Corbellini
Medico e filosofo (Pergamo 130 d. C. circa - ivi, probabilmente, 200 d. C. circa). Frequentò le scuole dei filosofi greci e compì i suoi studi medici, incentrati sull’anatomia [...] G. acquisì rapida, indiscussa e duratura autorità. Il riferimento alla filosofia aristotelica e un esplicito monoteismo lo resero accetto al giudaismo, ai Padri della Chiesa e alla religione islamica. Ciò portò all’adozione dei testi di Galeno (e del ...
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STORIOGRAFIA (v. storia, XXXII, p. 771; App. III, 11, p. 846)
Arnaldo Momigliano
Nel cercare di fermare quelle che sono le caratteristiche più salienti del lavoro storiografico degli ultimi quindici [...] dati. Ciascuno di noi ha presente la sorpresa, non ancora esaurita, dei testi del Mar Morto, per la storia appunto del giudaismo al tempo di Gesù, dei documenti gnostici di Egitto per il cristianesimo del 2° secolo e dei vari ritrovamenti di testi ...
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Titolo del libro che, nel Nuovo Testamento, segue immediatamente i Vangeli.
Ha una funzione intermedia: continua, nella narrazione dei fatti, i Vangeli e incornicia l'insegnamento apostolico contenuto [...] da Giacomo, fratello del Signore, e dalla comunità. Per purgare Paolo dall'accusa corrente che lo faceva propagatore d'apostasia dal giudaismo, Giacomo consiglia a Paolo di far le spese e di partecipare al rito di quattro fedeli che han fatto il voto ...
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UNITARIANI (propriamente Unitarî; la forma Unitariani, Unitarianismo, più diffusa, è di origine anglosassone)
Delio CANTIMORI
Questo termine designa la chiesa e la dottrina teologica che affermano l'unità, [...] dottrina avrebbe suscitato e il vantaggio che ne avrebbero tratto i gesuiti mostrando come tale dottrina avviava al "giudaismo", che per considerazioni dottrinali vere e proprie. L'entusiasta e intransigente David non volle però lasciarsi convincere ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Leone TONDELLI
Giuseppina SOAVE
. Al termine della storia dell'umanità, al finire dei tempi, il cristianesimo pone un universale giudizio divino. Tutti i popoli, dalla prima [...] musicali grandiose. L'idea del giudizio l'ebbero i Persiani, e alcuni pensarono che da loro derivasse nel giudaismo: ma è sempre viva la discussione sull'antichità delle concezioni religiose iraniche; una descrizione sviluppata del giudizio si ...
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giudaismo
s. m. [dal lat. tardo iudaismus, gr. ἰουδαϊσμός]. – La religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali si definirono nel periodo che seguì all’esilio babilonese e alla restaurazione in Palestina.
sabio
sàbio s. m. (f. -a). – Denominazione, per lo più al plur., Sabî (arabo Ṣābi’a), dei seguaci di alcune sette religiose orientali, in partic. di quella considerata da Maometto come una comunità religiosa distinta dagli Ebrei e dai Cristiani,...