DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] tema raccolse materiale non solo dal campo della storia religiosa in un'accezione ampia che include accanto al giudeo-cristianesimo anche le religioni "primitive", ma anche dalla letteratura moderna della crisi - J.-P. Sartre, A. Moravia, A. Camus ...
Leggi Tutto
MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] nuovi argomenti la polemica del giudaismo nei confronti del cristianesimo. Significativa della temperie religiosa dell’Italia di quegli , di cui il M. preparò una versione in giudeo-italiano che conobbe una straordinaria fortuna tanto da venir più ...
Leggi Tutto
MINOCCHI, Salvatore
Francesco Malgeri
– Nacque a Ortignano Raggiolo (Arezzo) il 26 ag. 1869 da Giacinto e Agnese Donati. A seguito della morte del padre, quando il M. aveva soltanto sei mesi, e delle [...] 1915 partecipò al concorso per la cattedra di storia del cristianesimo presso l’Università di Roma, assegnata a Buonaiuti, simboli, la cui reale inconsistenza troppo chiara appariva ad un Giudeo» (p. 86). Seguirono altri studi quali La religione come ...
Leggi Tutto
PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] di averlo in quell’occasione ascoltato nel corso di una disputa con un giudeo di nome Lullus (o Iulius: cfr. Gorman, 2000, p. 238 ., pp. 327-350; P. Mastandrea, Classicismo e cristianesimo nella poesia di Paolo Diacono (con esempi di analisi ...
Leggi Tutto
FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] Salomone (possibile nonno o prozio di F.) che si convertì al cristianesimo in vecchiaia, poco dopo il 1465.
La preparazione di F. in S. Stefano di Prato un "Francescho e Marco, ch'era giudeo" (evidentemente un adulto), e che già nel 1506 sia entrato ...
Leggi Tutto
GUIDI, Michelangelo
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 19 marzo 1886, terzogenito di Ignazio, insigne semitista dell'Università di Roma, e di Carolina Guerrieri. I suoi studi iniziali furono classici e, [...] questa fase, per la quale la predicazione gnostica giudeo-cristiana sarebbe in gran parte responsabile del passaggio alla religione islamica di spunti dottrinali e miti del cristianesimo orientale, in opposizione alla contemporanea tesi "nestoriana ...
Leggi Tutto
PRESSACCO, Gilberto
Franco Colussi
– Sacerdote, musicista, storico della musica, della liturgia e delle tradizioni popolari, nacque a Turrida di Sedegliano il 19 settembre 1945 da Tito e Vilma Pasqualini.
Ordinato [...] con metodo interdisciplinare, l’assunto dell’origine giudeo-cristiana della chiesa di Aquileia, e la , si ricordano: G. Pressacco, Mons. Guglielmo Biasutti e le origini del cristianesimo aquileiese, Udine 1992; Id., L’arc di san Marc: opera omnia, 3 ...
Leggi Tutto
giudeocristiano
s. m. (f. -a) e agg. [comp. di giudeo e cristiano]. – Nel cristianesimo primitivo, chi intendeva conservare le pratiche prescritte dalla legge mosaica; come agg., dei giudeocristiani, del giudeocristianesimo: la sopravvivenza...
giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, nel cristianesimo primitivo, pur non essendo...