Raffaella De Matteis
Abstract
Viene esaminata la sequenza preliminare-definitivo (di vendita) che nell’ambito degli acquisti immobiliari rappresenta la forma giuridica normalmente impiegata dagli stipulanti [...] 1.2.1993, n. 1221, in Sett. giur., I, 546; contra Cass., 24.11.1994, n. 9991); oggi la tendenza, chiaramente espressa dai giudici di legittimità (Cass., 16.7.2001, n. 9636; Cass., 3.1.2002, n. 29) è quella di ritenere che il rimedio specifico, di cui ...
Leggi Tutto
Codici di settore
Roberto Carleo
Dalla codificazione ai codici di settore
I codici di settore trovano un espresso fondamento positivo nella l. 29 luglio 2003 n. 229 recante Interventi in materia di [...] il governo della società a un sistema stabile e durevole di norme generali e astratte, sottratte a qualsiasi arbitrio di giudici o interpreti.
Per quanto attiene alle origini, pur essendo già presente anche nelle epoche antiche (si rammenta che il ...
Leggi Tutto
Guido Alpa
Abstract
Il contratto è l’accordo diretto a costituire, modificare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale, diretto quindi a creare obbligazioni e ad avere effetto di “legge tra [...] operazione economica scelta dai contraenti non esprime l’esatta sua configurazione giuridica e quindi non vincola il giudice; l’intitolazione scelta dai contraenti costituisce solo un indizio per procedere alla qualificazione del contratto. In ...
Leggi Tutto
GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] Elogio storico di G.V. G., Milano 1816; F. Lomonaco, Vite degli eccellenti italiani, II, Lugano 1836, pp. 241-265; P. Emiliani Giudici, Prefazione, in G.V. Gravina, Prose, 1857, cit., pp. V-LXIII; G. De Stefano, Della vita e delle opere di G. Gravina ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] della Carta del lavoro. Al criterio del bonus pater familias si affianca e si sovrappone quello dell'amministratore pubblico, del giudice, del dirigente sindacale (F. Vassalli, Il nuovo codice civile, «La nuova antologia», 1942, 77, p. 165).
Il filo ...
Leggi Tutto
ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] Francesco Calvo da Menaggio..., in Notizie varie di antica letteratura medica e di bibliografia, Roma 1917, pp. 47-71; P. Del Giudice, Fonti: legislazione e scienza giuridica dal sec. XVI ai giorni nostri, Milano 1923; P. F. Girard, A. et la "Notitia ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] :
il sistema ha sempre in sé la base per la decisione delle questioni tutte, che nella vita possono sorgere […]. Il giudice e lo scienziato di fronte al silenzio della legge ricorrono a’ princìpi del sistema, sia pure elaborandoli opportunamente. Ma ...
Leggi Tutto
Aldo Scarpello
Abstract
L’obbligazione costituisce, più che una categoria, un vero e proprio archetipo della dottrina civilistica continentale, a differenza dei sistemi giuridici di common law, che rifiutano [...] in cui l’oggetto diretto e originario della prestazione è una cosa diversa dal denaro. Da qui il potere-dovere del giudice di rivalutare d’ufficio e in via presuntiva il credito senza che sia data la prova della svalutazione monetaria e del suo ...
Leggi Tutto
DELL'ARENA (D'Arena), Iacopo
Diego Quaglioni
Nacque con tutta probabilità a Parma, nella prima metà del sec. XII. Se si deve dar credito ad una voce, tramandata dal Fulgosio e raccolta poi dall'Affò [...] 'Andrea ripresa da Domenico da San Gimignano e ricordata dal Diplovatazio, dall'Affò e dal Colle - il D. si sarebbe trovato a giudicare in una causa. Proprio fra il 1262 e il 1264, inoltre, stando a quanto affermato dal Riccoboni e, dopo di lui, dall ...
Leggi Tutto
Illiceità penale ed invalidità contrattuale
Fabrizio Di Marzio
I rapporti tra condotta di reato e invalidità del contratto (e dunque la domanda se dalla violazione di norma penale derivi la nullità [...] parte e così viziarne il consenso.
12 Cfr., per la ricchezza di implicazioni, Cass., 23.4.2008, n. 27412: il giudice penale, nel condannare l'imputato alla restituzione in favore della parte civile del bene immobile il cui trasferimento ha costituto ...
Leggi Tutto
giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....