I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] quando usati da soli:
(18) entrambe queste scatole contengono cioccolatini
(19) si sono presentati due testimoni: il giudice ascolterà entrambi.
I numerali cardinali sono parole antichissime, tanto da poter essere usati in linguistica storica come ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] inquieto e ad altissimo spessore diacronico della Liberata, come non poteva tollerare un’estetica che promuoveva a «giudice» della «bellezza delle parole» non il «popolo fiorentino» ma «i migliori scrittori» (così nell’Apologia; Tasso 1959 ...
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DEL FURIA, Francesco
Maura Scarlino Rolih
Nacque a Pratovecchio (prov. di Arezzo) da Paolo e Margherita Mercatelli il 28 dic. 1777. Terminati gli studi elementari, nel 1788 A. M. Bandini, bibliotecario [...] fino dalla rifondazione il 23 genn. 1812, e per tre volte arciconsolo nel 1821, 1839 e 1846.
Nel 1830 dovette giudicare nella sua veste di accademico le opere presentate al concorso quinquennale: istituito da Napoleone con un premio annuale di 1.000 ...
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Giuseppe Antonelli
Tutti gli hashtag dell'anno
Da #JeSuisCharlie a #Grexit, dal #cambiaverso di Renzi alla campagna #unlibroèunlibro per la riduzione dell'IVA sugli ebook, tutte le parole d'ordine più [...] con riferimento al numero di scudetti consecutivi e complessivi (compresi, polemicamente, i 2 che le sono stati tolti dal giudice sportivo).
Tra le ricorrenze celebrate dagli hashtag, oltre a quelle politiche e a quelle sportive ce ne sono molte che ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] di imposizioni, come il testatico.
Nel 1799 il L. fece parte della deputazione agli Approvvigionamenti militari, divenendo poi giudice nel Tribunale del commercio per gli affari mercantili, del quale fu presidente nel 1814. Il suo nome appare con ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] C. fine a se stessa, ma si legava da un lato a un più ampio orizzonte storico e filosofico ("non meramente personale" giudicò il D'Ovidio il rapporto con il Villari) e, d'altro lato, all'attenzione per le questioni linguistiche dell'Italia del tempo ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] gruppi, i cui membri sono più volte imparentati fra loro. Il capo eletto da questi raggruppamenti familiari funge da giudice, sacerdote e rappresentante della tribù di fronte alle autorità. Decide della direzione da seguire e indica ai singoli gruppi ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] o ridondi nell'uso". L'osservazione, di marca tipicamente razionalista, mirava a mettere in sottordine le etimologie care al G., giudicate da Breme come generalmente inutili, perché "non da ciò che fu in alcun tempo, alcuna voce, s'ha da ricevere ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] di violentare la sua migliore amica, per aver fatto lo stesso con altre tre-sei-nove donne, per aver molestato la donna giudice che lo processava per uno di questi casi; condannato per aver stuprato la miss entrata nella sua camera d’albergo a notte ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] l’ha vista nelle condizioni in cui era? – ha deciso di andarsene via insomma (Sbisà 1988: 219; il parlante è un giudice che interroga l’imputato e riformula performativamente una domanda che gli ha già rivolto in modo informale)
(3) io le assicuro ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....