Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] così attivato poneva tuttavia in forse la certezza del diritto, poiché i film ricevevano un trattamento disuguale, a seconda in Italia e in altri Paesi europei, o i giudizi del Centro cinematografico cattolico.
L'applicazione del Codice
La stesura ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] di riforma e governo (Kehr), e si arriva al recente giudizio di Ernst Werner che vede in C. III un personaggio (Pietro), che appartengono alla parte enriciana, operano come esperti di diritto o come libellisti per l'imperatore, l'uno nella Lombardia e ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] in base al semplice calcolo dei manoscritti superstiti. Ogni scrittore di diritto canonico o romano dopo E. conosceva la sua Summa e la , che Baldo non intendeva dare in questo passo un giudizio generale sul pensiero di E., ma esprimeva soltanto il ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] logico posto come assoluto: "Delitto - pena - giudizio. L'ordine delle materie nel giure penale discende , Firenze 1949, pp. 528, 616, 659, 670; B. Petrocelli, Saggi di diritto penale, serie 2, Padova 1965, pp. 207-213; G. Bettiol, Scritti giuridici, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] 1814 e l’aprile 1815 è professore di procedura civile e diritto e procedura penale nell’Alma Mater. Il 3 aprile 1815 i più letti e meditati della penalistica ottocentesca, quale che sia il giudizio datone.
Che cosa ne fa, dunque, un point de repère? ...
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FARINACCI, Prospero
Aldo Mazzacane
Nacque a Roma il 1º nov. 1544, nella casa paterna sita in Trastevere, alla via detta dei Farinacci, per gli immobili che la famiglia vi possedeva.
Il padre Marcello, [...] ad allargare l'arbitrium iudicis, proprio del sistema del diritto comune, e ad accentuare la severità del rito inquisitorio quale si fonda la presente sintesi. Per alcuni episodi o giudizi ricordati nel testo, vedi G. V. Rossi, Pinacotheca imaginum ...
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ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] G. Del Vecchio, A. Ravà, M. Barillari, F. B. Cicala, L. Tumiati), ottenendo il giudizio di maturità nel secondo. L'anno successivo vinse la cattedra di diritto costituzionale bandita per l'università di Camerino (commissari: P. Chimenti, D. Donati, S ...
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LUCCHINI, Luigi
Giovanni Focardi
Nacque a Piove di Sacco, presso Padova, il 10 giugno 1847 da Girolamo e da Eleonora Anselmi. Laureatosi in giurisprudenza a Padova, lavorò per il ministero di Agricoltura, [...] un processo, nel quale fu assolto, ma, a giudizio di un informatore della polizia, il L. avrebbe 609-656; LXXIV (1990), pp. 25-100; M. Malatesta, Magistrati, politici e diritti umani in Italia e Francia. Un'ipotesi di ricerca, in La morte del re ...
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BETTIOL, Giuseppe
Luciano Pettoello Mantovani
Nacque a Cervignano del Friuli (Udine) il 26 sett. 1907 da Rodolfo, ispettore scolastico dell'amministrazione asburgica, e da Leontina Pacco (Pacher). Compi [...] un essere subumano o un'entità inanimata), è il giudizio penalistico da riferire ad una azione, perché essa, in una bibliografia sul pensiero del B. si veda G. Marini, G. B. Diritto penale come filosofia, Napoli 1985, pp. 111 s., cui si rimanda. Per ...
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carcere
Stefano Anastasia
Luogo di privazione della libertà per motivi di giustizia
Quando una persona, attraverso un processo, è riconosciuta colpevole di un reato per il quale la legge prevede la [...] e limitata nel tempo, perché nei moderni Stati di diritto la reclusione è una pena che può essere inflitta solo quello di un tempo: un recinto per le persone in attesa di giudizio e per chi vive ai margini della società, senza un lavoro e ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....