GENTILE, Giovanni (XVI, p. 580)
Gaetano De Sanctis.
Il sistema filosofico dell'attualismo, costruito dal G. soprattutto nel ventennio fra il 1911 e il 1931, non è stato nei suoi scritti filosofici posteriori [...] Questa decisione, intorno alla quale non spetta a noi dare giudizio, gli fu fatale. Condannato a morte da una cellula vita, Firenze 1936 (Opere, VIII); I fondamenti della filosofia del diritto, 2a ed. accr., Firenze 1937 (Opere, IX); Religione, in ...
Leggi Tutto
VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] Andrea il V. fu debitore d'aver continuato i suoi studî di diritto dal punto di vista, più che altro, storico, e d'aver lo lasciava "non più curante". Gli pareva, anzi, che il "giudizio di Dio" lo fermasse "sopra un'alta adamantina ròcca" donde scorse ...
Leggi Tutto
(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] applicazione nel concreto momento dell'interpretazione, per esempio nel giudizio del tribunale" (Gadamer 1960; trad. it. 1990 continua rispondenza, fra il vigore della legge (o fonte di diritto) onde si desumono le massime della decisione, e il ...
Leggi Tutto
È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] The case for animal rights, Los Angeles 1983 (trad. it., I diritti animali, Milano 1990); AA.VV., Medicina e genetica verso il futuro, L nel momento in cui ciò entra come elemento di giudizio sull'inutilità di un trattamento sanitario, finisce per ...
Leggi Tutto
MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] a Mosca, in condizioni di vita oscure e marginali. Quale che sia il giudizio di merito che se ne voglia dare, una considerazione s'impone al di là economico-filosofici e, soprattutto, la Critica del diritto statuale hegeliano (cui Della Volpe è stato ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] dove - dice - l'uomo non sa vivere che nell'opinione degli altri ed è per così dire unicamente dal loro giudizio che deriva il sentimento della propria esistenza.
Questo motivo dell'anormalità e infelicità, che è connessa alla separazione o scissione ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato ad Arezzo il 9 settembre 1896. Prof. univ. dal 1932, insegna dal 1951 filosofia teoretica a Roma; redattore dell'Enciclopedia Italiana per la filosofia, l'economia e il diritto; redattore [...] (1927-35) con A. Volpicelli dei Nuovi studî di diritto, economia e politica; presid. della "Fondazione G. Gentile esteticità e filosofia (La vita come arte, ivi 1941), tra amore e giudizio (La vita come amore, ivi 1953). Ma il pensiero dello S.. ...
Leggi Tutto
Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] dell'uomo e ne aveva segnato il concetto.
Diritti umani
I diritti umani della terza e della quarta generazione.- Il della medesima disciplina legislativa per poter essere azionati in giudizio; per un altro verso, essi costituiscono, pur nella ...
Leggi Tutto
La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] che nonostante la sua preziosità apparteneva comunque di pieno diritto alla tradizione greca, in quello, del tutto e συν-έχεια), ed è quindi affatto compiuta, ἐντελής. Nel suo Giudizio delle vocali Luciano, facendo che la lettera δ accusi la lettera ...
Leggi Tutto
VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] la legge universale, ecc.), la quale è pronunciata con un giudizio di valore che non ha ulteriore motivazione, cioè è una Palermo 1907; id., La patologia mentale in rapporto all'etica e al diritto, ivi 1908; F. De Sarlo, L'attività pratica e la ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....