Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] cosiddetta libertà del pontificato, dall’altra l’affermazione dei diritti della nazione portavano a confliggere violentemente le due parti, verbosa che operativa, ma più radicale e violenta nei giudizi e nelle esternazioni, era tutta, o in gran parte ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] Il noto caso del vescovo di Prato, rinviato a giudizio nell’ottobre 1957 a seguito della querela da parte di ordinaria dalla Costituzione ad oggi, in St.It.Annali, XIV, Legge, Diritto, Giustizia, a cura di L. Violante, L. Minervini, 1998, pp ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] umano; condanna la lotta di classe, ma riconosce il diritto degli operai di riunirsi in associazioni anche di soli operai»9 e il suo destino trascendente, e dunque non scissa da giudizi etici. Da questi principi deriva che l’economico non può essere ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] «per la gente» valori essenziali dell’esistenza umana come «il diritto a nascere e a vivere, la libertà, l’amore, la famiglia culturali profondi della popolazione». Ne conseguiva, a suo giudizio, che l’attività della Cei per la revisione del ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] presenti nella ragione e che permettono di esprimere un giudizio. Ogni giudizio razionale presuppone infine, a sua volta, un cui possesso colma tutti i nostri desideri, non abbiamo il diritto di fermarci ad altro; dunque, così come tutte le res ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] , voleva far valere i voti degli aventi diritto della congregazione, anche se assenti. I conventuali 'omilia che vale più di un trattato (molto problematico appare il giudizio dell'Aldrovandi: "L'oratore ha una finalità pratica. Vuol spingere ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] , come nei secoli passati, la privazione dei diritti civili11.
Un’ampia e approfondita analisi degli echi della mancata svolta, le sue promesse e i suoi limiti, vedi il giudizio in sintesi di G. Miccoli, Santa Sede, questione ebraica e antisemitismo, ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] i credenti, concedendo pertanto a tutti gli individui il diritto di interpretare la Scrittura. Nello scritto An den christlichen e della provvidenza divine e il fato come giudizio di Dio.
Inizialmente attratto dalla versione del meccanicismo ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] goduto la Chiesa, i vescovi e il clero in generale, a pari diritto dei funzionari e dei militari. In un denso studio, Rita Lizzi ha poiché, come ha scritto Barnes (e facciamo nostro il suo giudizio) «in the three and half decades after 324, eastern ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] D. vantava l'esattezza del proprio successivo pessimistico giudizio, la coerente lungimiranza del suo costante "pronostico" . alcuna intenzione d'affrettare la reintegrazione nei suoi diritti del patriarca. Si capisce inoltre che, per contare ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....