Scrittore romano (sec. 4º d. C.), autore del Liber prodigiorum (giuntoci senza il principio), che raccoglie i prodigi contenuti nell'opera di Livio. ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] attinsero larghissimamente a L. per opere particolari: Orosio, per i libri 4°-6° delle Historiae adversus paganos; GiulioOssequente, per il suo Liber prodigiorum; Valerio Massimo, per buona parte dei suoi Factorum ac dictorum memorabilium libri IX ...
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GIOCONDO, Fra
Giuseppe Fiocco
Giovanni da Verona detto fra G., architetto e umanista, nato a Verona circa il 1433, morto a Roma il 10 luglio 1515, è una delle più interessanti figure del Rinascimento [...] poi la scoperta e la pubblicazione delle lettere di Plinio, e la pubblicazione degli Aquedotti di Frontino, dei Prodigi di GiulioOssequente, del De re rustica di Catone, del Breviario di storia romana di Aurelio Vittore, e in fine dei Commentarî di ...
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Vedi TREBULA MUTUESCA dell'anno: 1966 - 1997
TREBULA MUTUESCA
F. Coarelli
Centro antico della Sabina, a un miglio dall'attuale comune di Monteleone Sabino (sulla Salaria, a 66 km da Roma). Resti di [...] entro la prima metà del III sec. a. C. L'esistenza di numerosi santuarî a T. M. ci è testimoniata dalle fonti (GiulioOssequente 102-103; Granio Liciniano, ed. Teubner, p. 13) e dalle iscrizioni, che parlano di octoviri fanorum e di templi o sacelli ...
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OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] vita come quella di cittadino intemerato, lealista, in tutto ossequente alle leggi dello stato e non inetto esecutore di Ovidio conduce il lettore dalle origini del mondo all'astro Giulio, con trapassi che non offendono nemmeno quando la loro ...
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Imperatore romano dal 10 luglio 138 al 7 marzo 161. Nacque il 19 settembre 86 in una villa presso Lanuvio da Aurelio Fulvo, senatore e console nell'89, e da Arria Fadilla; secondo l'uso invalso nel secondo [...] Soltanto, poiché egli si mostrò assai più del predecessore ossequente verso il senato, non procedette più alle nomine di la breve biografia della Historia Augusta che si attribuisce a Giulio Capitolino, qualche notizia sparsa in Frontone, in Appiano, ...
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CIBO, Innocenzo
Franca Petrucci
Primogenito di Francesco detto Franceschetto, figlio di papa Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia. di Lorenzo de' Medici, nacque a Firenze il 25 agosto del 1491. Fin [...] lusingare il C., verso il quale anche Cosimo si mostrava ossequente. Carlo V, in opposizione alla Francia che mirava a Firenze contesa per lo Stato di Massa fra la marchesa e il figlio Giulio. Anche seTintesa con la cognata era solidissima, il C., che ...
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RETORICA (ἡ ῥητρική [τέχνη], rhetorica)
Gino FUNAIOLI
Fausto GHISALBERTI
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Esigenze politiche e sociali diedero la spinta a dettar norme che facessero capaci di parlare in pubblico e di condurre per [...] . Né al disopra di questi si elevarono C. Giulio Vittore (Ars rhetorica), o il cosiddetto Aquila Romano nel e si riteneva dovesse apparir solenne come un'orazione, e quindi ossequente ai precetti dell'inventio, dispositio ed elocutio, e del cursus, ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] sua accentuata tonalità religiosa - è, come Venezia, "ossequente alla Sede Romana", nessuno stato può, come la i riformatori l'autorizzano quale insegnamento separato affidato a Giulio Cesare Casseri. Non sintonizzata - ecco quanto vogliamo dire ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] forse nei secoli, ma non più incarnatasi dopo Alessandro e Giulio Cesare. Quanto si era fin allora insegnato nelle accademie o non politico e non impegnato, o procacciante addirittura e ossequente, parve non solo poco di poi agli uomini della ...
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