GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] ; l'hortus conclusus del Cantico dei Cantici; il g. diGiuseppediArimatea, nel quale era stato scavato il sepolcro di Gesù e dove il Signore - sotto le vesti, appunto, di hortulanus, 'giardiniere' - era apparso dopo la risurrezione a Maria ...
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COMNENI
A. Cutler
Dinastia imperiale bizantina, originaria di Comnè presso Adrianopoli (od. Edirne, Turchia), che regnò a Costantinopoli dal 1057 al 1185.Un esame della produzione artistica bizantina [...] Pharos; un'iscrizione sulla lastra affermava che l'imperatore aveva rivissuto, con quell'atto, il gesto diGiuseppediArimatea, che aveva portato la croce di Cristo.I C. divennero sempre più eccentrici con il progredire del sec. 12°, in un processo ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] madre, dinanzi alla quale è inginocchiata la Maddalena, mentre al culmine è la suggestiva figura, pacatamente assorta, diGiuseppediArimatea, il cui volto riflette i tratti del maestro. Siccome nel corso della lavorazione durata parecchi anni (dal ...
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GUIDI, Domenico
David Bershad
Nacque il 6 giugno 1625 a Torano, piccolo paese oggi frazione di Carrara. Il padre Giovanni commerciava in marmi e la madre, Angela Finelli, era sorella del celebre scultore [...] cima, Dio Padre è circondato da una schiera di angeli che portano gli strumenti della Passione; in fondo la Vergine Maria e Maria Maddalena piangono il Cristo morto; al centro, Giuseppe d'Arimatea osserva la scena. L'intera rappresentazione si svolge ...
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ASSUNZIONE
V.M. Schmidt
L'a. è il momento in cui la Vergine Maria, terminata la sua vita terrena, viene elevata alla gloria celeste con l'anima e con il corpo.La festività del 15 agosto (Assumptio B.M.V., [...] , Leipzig 1866 (rist. anast. Hildesheim 1966), pp. 95-112; pseudo-Giuseppe d'Arimatea, De transitu Beatae Virginis Mariae [=Transitus Mariae A], ivi, pp. 113-123; pseudo-Melitone di Sardi, Transitus Beatae Mariae [=Transitus Mariae B], ivi, pp. 124 ...
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Raffaello Sanzio
Caterina Volpi
Il pittore della bellezza e della grazia
Nato a Urbino, una delle corti più raffinate dell’Italia rinascimentale, e cresciuto tra Perugia e Firenze, a contatto con Leonardo [...] assassinato da un cugino nel 1500. Pieno di drammaticità, il dipinto raffigura il Cristo morto trasportato alla tomba con dolore e fatica da due portatori, mentre intorno le Marie e Giuseppe d’Arimatea mostrano le diverse sfumature del dolore, dalla ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Blake lo prendesse a modello per il suo San Giuseppe d’Arimatea fra le rocce di Albione. Nei due anziani ammantati di blu, si identificherebbero Apuleio e Marcello, che deposero Pietro morto di croce e lo seppellirono53.
Nelle quattro donne velate in ...
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] suoi piedi (1, 2-3; Erbetta, 1966-1981, I, 2, p. 240), effigiato su di una colonna del ciborio di S. Marco a Venezia, e la liberazione dal carcere di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea a opera del Cristo risorto (12; Erbetta, 1966-1981, I, 2, pp. 245-246 ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] scena rappresenta una Deposizione nel sepolcro, forse in riferimento al rinvenimento del corpo di s. Trofimo o, più verosimilmente, la Deposizione di Cristo a opera di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea.Alla fine del sec. 11° la voluta del p. si arricchì ...
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GIOTTO di maestro Stefano, detto Giottino
Ada Labriola
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, che nel 1368 risulta essere iscritto alla Compagnia di S. Luca di Firenze (Gualandi). [...] s. Remigio, s. Giovanni, Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea; intorno al Cristo deposto sono la Madonna e Firenze. Nuova guida illustrata, Firenze 1928, pp. 524 s.; R. Longhi, Frammenti di Giusto da Padova, in Pinacoteca, I (1928-29), pp. 137-152; R. ...
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gradale
s. m. [dal lat. mediev. gradalis, di etimo incerto], ant. – Coppa, calice. In partic., era la forma ital. corrispondente al fr. Graal (che ha lo stesso etimo) con cui fu indicato, nel ciclo di leggende medievali detto appunto del sacro...