L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] dell’italiano). Spesso a sostenerlo sono intellettuali di grande prestigio e sorprendente modernità culturale, come GiuseppeParini o ➔ Vittorio Alfieri, che rifiutano però polemicamente il modernismo linguistico. Il piglio arcaizzante di Alfieri ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] nei dialetti un ostacolo alla comune circolazione delle idee (la polemica aveva un precedente settecentesco nella disputa tra GiuseppeParini e padre Paolo Onofrio Branda). Quanto al purismo, il vero fustigatore di questa dottrina, «così debolmente e ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] al liceo "GiuseppeParini" di Milano, si iscrisse nel 1915 alla facoltà di lettere di Pavia, dove insegnavano Carlo Pascal, Giuseppe Fraccaroli, Plinio Fraccaro, Ettore Romagnoli, Luigi Patroni, Luigi Suali. Interrotti gli studi per la guerra ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] rispetto a quelli della razionalità discorsiva (Roggia 2002: 263 segg.). Interprete massimo di questa concezione della poesia è GiuseppeParini, con il suo poemetto di critica sociale e d’ispirazione illuminista Il Giorno. Già l’incipit mostra la ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] Serianni 2009). Si pensi, in sintesi, alla presenza del modello linguistico del latino classico in poeti come GiuseppeParini, Ippolito Pindemonte, ➔ Vincenzo Monti, ➔ Ugo Foscolo, ecc., o alla difesa di latinismi particolari (erompere, equo, improbo ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] (Giosuè Carducci, Storia del «Giorno», in Edizione nazionale delle opere di Giosuè Carducci, vol. XVII, Studi su GiuseppeParini: Il Parini maggiore, Bologna, Zanichelli, 1937, p. 17)
Analogamente, la locuzione essendo che, oggi limitata all’uso di ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] Ottocento, lingua dell’). Uno dei modi più consueti è quello di nobilitare l’onomastica moderna o con perifrasi dotte (GiuseppeParini: ultimo caffro per africani; Monti: onde Braulie per Adda) o con adattamenti che la italianizzano a oltranza (Monti ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] odi e dodici sonetti) delle Poesie (1803). I ‘numi tutelari’ dal punto di vista stilistico e linguistico sono GiuseppeParini e ➔ Vittorio Alfieri, attraverso cui Foscolo filtra ➔ Francesco Petrarca e la lirica del Cinquecento (Martinelli, in Foscolo ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] tmesi”, possono però determinare l’anteposizione dell’aggettivo e dei suoi complementi («le gravi per molto adipe dame»: GiuseppeParini, “La notte”, in Il giorno, 268).
Occupano una posizione pressoché fissa rispetto al nome gli aggettivi denominali ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] prima del segmento discorsivo che lo regge (Fontanier 1971: 284).
Così, ➔ Giacomo Leopardi, memore di Torquato Tasso e GiuseppeParini, di ➔ Vincenzo Monti e Ugo Foscolo, come dei classici, fece dell’iperbato un suo artificio caratteristico:
(10) la ...
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pariniano
agg. – Del poeta Giuseppe Parini (1729-1799): le odi p.; lo stile p., classicamente nitido; la satira, la coscienza morale p.; estens., che riprende o richiama i caratteri, lo stile, le tematiche del Parini: un sonetto d’un poeta...
congiungere
congiùngere (ant. congiùgnere) v. tr. [lat. coniungĕre, comp. di con- e iungĕre «unire»] (coniug. come giungere). – 1. a. Unire materialmente o spiritualmente, mettere insieme, porre in stretta relazione: c. le mani; c. le forze...