La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] cahier de doléances riguardo ai fraintendimenti che il cinema offre sulla città di Milano. Pelle viva (1962) di Giuseppe Fina, due episodi di Boccaccio 70 (1962, Renzo e Luciana di Mario Monicelli e Il lavoro di Visconti), Una storia milanese (1962 ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] d’uno dei Mille edite dopo vent’anni del ligure Giuseppe Cesare Abba (dalla terza edizione, 1891, con il a quello della mollezza e sensualità che comincia dal Petrarca e dal Boccaccio, culmina nel Poliziano, nell’Ariosto e nel Tasso, si decompone ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] amici fiorentini, quali il Ridolfi e il marchese Giuseppe Pucci, visitò quel giugno il centro scolastico contro la prosa corruttrice (perché classicistico-ciceroniana) del Boccaccio, quasi modello perverso della successiva lingua e prosa italiana ...
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Sicilia
Ernesto Pontieri
Giorgio Santangelo
Pier Vincenzo Mengaldo
(Cicilia). – Storia. Le vicende storiche della S. che ebbero profonda influenza e risonanza nell'animo della generazione alla quale [...] fu appassionato cultore di D., oltre che del Petrarca, del Boccaccio, del Bembo e dell'Aretino: di notevole importanza è una Ci limitiamo a ricordare, per dare qualche esempio, l'ode di Giuseppe De Spuches Ricorrendo il VI centenario di D.A., e il ...
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Lingua
Giovanna Frosini
Il tentativo di delineare un profilo fonomorfologico della lingua di M. incontra molte difficoltà: in primo luogo la complessità straordinaria dell’oggetto dell’indagine, quel [...] da quello trecentesco, dall’uso di Dante, Petrarca, Boccaccio, tanto che si è potuto parlare di una fase Frosini nell’ed. delle Lettere del 1990, Leon Battista Alberti da Giuseppe Patota nell’ed. della Grammatichetta e altri scritti sul volgare del ...
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Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] in varie lettere ad amici, fra cui Giovanni Boccaccio.
Poesie celebrative del Giubileo furono composte da Gabriello vanno ricordati, come esemplari, i quattro sonetti che Giuseppe Gioachino Belli compose in occasione del Giubileo straordinario indetto ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] (2) con il seguente di ➔ Boccaccio e verificare le differenze. In Boccaccio, per es., (a) il pronome
chi dal cor ti cancellò?
(La Traviata di F.M. Piave, musica di Giuseppe Verdi)
(7) Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] L’appendice s’intitolava Stranieri; e il primo era “Garibaldi Giuseppe, nato a Nizza (Francia)”.
Si può sorridere, ovviamente, della fede romana per le mani degli strani”. Ma per Boccaccio, come per il Compagni appena ricordato, tutti quelli che non ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] qua Ioseph tenebatur «le pareti della cella in cui era tenuto Giuseppe» (Gregorio di Tours, Hist. Franc. 21)
Per quanto riguarda ’altro, la struttura latineggiante appare nel Novellino come nel Boccaccio e resta una costante nei secoli:
(29) affermava ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] corone», ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ Giovanni Boccaccio (precocissima nel caso di Dante, un sonetto del quale filologici e linguistici siciliani» 11, pp. 7-47.
Patota, Giuseppe (1999), Lingua e linguistica in Leon Battista Alberti, Roma, ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...