Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] l'attenzione su Thomas Mann; e ricordare che il suo Giuseppe non poté realizzare fino in fondo, nella sua coscienza, 1949.
Croce, B., Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici, Bari 1952.
DeSanctis, F., La scienza e la vita (1872), in L'arte, la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] per opera di Francesco DeSanctis, ministro della Pubblica istruzione nel 1861-62); in altri casi apparvero già allora decisamente inadeguate. Così, non poche cattedre di storia furono affidate a letterati: Giuseppe Regaldi (storia antica e ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo deSanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] e non appartiene che a quel corpo. Cartesio, invece, nel Traité de l'homme (1664), muovendo dalla considerazione che l'uomo che egli Toscana Pietro Leopoldo e quella, da essa derivata, di Giuseppe II, imperatore d'Austria, che ordinò una copia dei ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] Novecento si vede negli Scritti scelti dell'Aretino, a cura di Giuseppe Guido Ferrerò (Torino, U.T.E.T., 1970: che è 11, pp. 436-7), fece ricerche al fine di scagionare il DeSanctis dall'accusa di aver manipolato le lettere dell'Aretino, accusa che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] pubblicazioni a stampa sotto la guida di Gaetano DeSanctis dall’aprile 1946 (fino al 2001, . Passmore, London-New York 1999, pp. 230-35.
G. De Rosa, Papa Roncalli e GiuseppeDe Luca fra erudizione e pietà, «Archivio italiano per la storia della ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] , sotto la presidenza di Gaetano DeSanctis), l’Enciclopedia cattolica fu diretta da Tra rinnovamento culturale ed esperienza religiosa: realtà e memoria del modernismo in don GiuseppeDe Luca (1898-1962), in ‘In wilder zügelloser Jagd’’, a cura di H ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] Atti del seminario torinese (4-5 dicembre 1991) in memoria di Giuseppe Provera, Napoli 1994.
Donland, W., Changes and shifts in sorgente sulle rovine del Papato e dell'Impero, il DeSanctis specifica che si tratta della "nuova classe, la borghesia ...
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L’istruzione pubblica tra primo Ottocento e primo Novecento: le scuole elementari
Claudia Salmini
Anche a Venezia, il secolo che trascorre dalla caduta della Repubblica fino alla vigilia della prima [...] italiana dal 1870 ai giorni nostri, Roma 1975, p. 36.
72. Marino Raichich, Scuola, cultura e politica da DeSanctis a Gentile, Pisa 1981; Giuseppe Ricuperati, La scuola nell’Italia unita, in Storia d’Italia, 5, I documenti, Torino 1982, pp. 1695-1736 ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] altro più ricca di sfumature e innovativa di quella di Giuseppe Costa (1875-1949), un allievo di Giulio Beloch, Cfr. L. Salvatorelli, Costantino il Grande, Roma 1928; il DeSanctis allude anche, senza citarli, ad altri lavori dello stesso autore: La ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] a questo giudizio, altrettanto coerente che ingiusto, da parte di un folenghista principe, Giuseppe Billanovich, e proprio riguardo alle pagine del DeSanctis: «La presentazione di questo Merlino privo di dottrina e vergine di retorica fa che ...
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