Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] se ambientato in Russia, Noi vivi ‒ Addio, Kira (1942) di Goffredo Alessandrini, e in uno dei capolavori del Neorealismo, ma forte di una struttura melodrammatica, Ladri di biciclette (1948) diVittorio De Sica.
L'evoluzione e i nuovi maestri
Negli ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] diVittorio De Sica, vinse l'Oscar per il miglior film straniero. Si tratta di prodotti dal tono leggero e brillante, solo molto di rado e con varietà di argomenti, tra gli altri, da Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Giuseppe Bertolucci e ...
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TARANTO, Nino
Maria Rossetti
(Antonio Eduardo). – Nacque a Napoli al vico Carbonari nel quartiere Pendino il 28 agosto 1907, registrato con il nome di Antonio Eduardo. Terzogenito di nove figli di [...] al fratello Carlo, registrò per GiuseppeDi Martino la serie Racconti napoletani diGiuseppe Marotta, altro autore a cui di una neoplasia polmonare già operata nel 1981 ma recidivata nel 1985. Morì nella sua casa di Parco Grifeo in corso Vittorio ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] Rossellini, in primo luogo, e con i film successivi dello stesso Rossellini, diVittorio De Sica, di Cesare Zavattini, di Luchino Visconti, diGiuseppe De Santis e di altri, il neorealismo, più che una scuola, fu un movimento che volle rappresentare ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] dal protagonismo schiacciante di La damigella di Bard (1936) di Mario Mattoli e di Sorelle Materassi (1944) di Ferdinando Maria Poggioli alle brevi e rapide incursioni in Sissignora (1942) di Poggioli e in Miracolo a Milano (1951) diVittorio De Sica ...
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Testimonianze - Sophia Loren
Carmen Covito
Sophia Loren
Ultima diva di una macchina dei sogni che non ne produce più di quello stampo, donna bellissima che non si è accontentata delle sue dotazioni [...] Sica regista e Zavattini sceneggiatore è ai suoi massimi, nei racconti diGiuseppe Marotta c'è ironia, sentimento e colore locale: da un con Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti e già sotto gli auspici diVittorio De Sica, che a quel ...
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Titanus
Gaia Marotta
Casa di produzione italiana, nata a Roma nel 1928 per volere dell'imprenditore napoletano Gustavo Lombardo. Uomo colto e dotato di spiccato senso imprenditoriale, Lombardo, dopo [...] diventare capolavori assoluti come Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti, La ciociara (1960) diVittorio De Sica, Il posto (1961) di Ermanno Olmi, Banditi a Orgosolo (1961) diVittorio De Seta, La ragazza con la valigia (1961) e Cronaca ...
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Lux Film
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione e di distribuzione, fondata a Torino il 21 febbraio 1934 dall'imprenditore Riccardo Gualino con il nome di Compagnia italiana cinematografica [...] genere calligrafico e letterario, anche Pietro Germi, Giuseppe De Santis, Zampa, Luigi Comencini, Mario Monicelli 1949). Spiccatamente neorealista, anche se di un Neorealismo lontano dai film di Roberto Rossellini e diVittorio De Sica, fu De Santis ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] di B. e N. divenne Giuseppe Sala; nel comitato di redazione fu presente anche Alessandro Blasetti, docente di regia al Centro sperimentale di anni Novanta si occuparono di una documentata storia del cinema italiano diVittorio Martinelli, anno per ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] 1948, di Luchino Visconti; Caccia tragica, 1947, e Riso amaro, 1949, entrambi diGiuseppe De Santis di Mario Monicelli, Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini, Il giudizio universale (1961) diVittorio De Sica, Le quattro giornate di Napoli (1962) di ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...