Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Gentile
Maurizio Torrini
Protagonista con Benedetto Croce del rinnovamento culturale dell’inizio del 20° sec., Giovanni Gentile conquistò nel primo dopoguerra una fisionomia propria, nella [...] di questa rinascita, filosofo e politico insieme, mentre di contro, accogliendo il giudizio di De Sanctis, Giuseppe egemonia del positivismo, l’Italia di Giovanni Giolitti e del neutralismo, l’altra vittoriosa, che rinnovava la fede religiosa ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] e una Vita di s. Giuseppe Calasanzio rappresentarono la disciplina con cui il romantico padre tentava di smorzare i classici di Stato, era finito con la vergognosa giornata di Sedan; la Prima Repubblica, proclamata all'indomani della vittoriadi ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] assai vaghe testimonianze, del rapimento dell'imperatore Francesco Giuseppe ad opera di Cairoli e del D. stesso.
La partecipazione a insediarvi il Mordini, proclamando di voler incontrare Vittorio Emanuele a Roma per marciare di là sul Veneto. Era il ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] artigiano, un legnaiuolo: era iscritto infatti alla Confraternita di S. Giuseppe dei Falegnami come "carpentario". Il 4 dic. 1508 conseguenti l'allargamento di via dei Baullari (1543), poi (fine sec. XIX), l'apertura di corso Vittorio Emanuele II e ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] Non solo Giuseppe; ma anche il primogenito di lui, Rinaldo, il quale, messo un vero e proprio "banco di affari", aveva che fin dal 1868 Vittorio Imbriani aveva lucidamente attribuito alla parola, facendo tout court dell'unità di visione che essa ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] in comunanza di sentire con alcuni amici fiorentini, quali il Ridolfi e il marchese Giuseppe Pucci, un forte Regno italiano,... sotto lo scettro costituzionale del Re Vittorio Emanuele".
Fin dal giorno 19 egli scriveva coraggiosamente al Tommaseo ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] Poiché il bambino era assai gracile, su consiglio del fratello Giuseppe, medico (il quale nel '48 era stato eletto deputato della . Ciò contribuì notevolmente alla vittoria della Sinistra e alla formazione di una consistente maggioranza favorevole al ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] Bertrando Spaventa, Francesco Fiorentino e Vittorio Imbriani, che egli consigliava di intitolare Antologia napoletana, in veniva chiamato sulla cattedra di storia della medicina dell'università di Bologna, succedendo a Giuseppe Cervetto, che ne era ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] di cui divenne collaboratore; ma anche alla Voce diGiuseppe Prezzolini e al suo programma di rinnovamento culturale nel segno di su 871, mentre il candidato delle sinistre, il vecchio Vittorio Emanuele Orlando, riceveva 320 voti.
Il presidente si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] poi di fronte all’avanzare delle prospettive positiviste. La forte carica patriottica in Tocco non è presente, come manca anche la calda vena militante che ha portato il suo maestro a ricordare Cavour e Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...