INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] figlia del defunto imperatore Leopoldo I e sorella dell'imperatore Giuseppe I.
In previsione della fine della sua legazione, al tanto in pro delle lettere" e, invece, ha deluso; "nulla di grande ha fatto". Quanto a I. XIII, "staremo a vedere se farà ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Eppure, anche quando nomi e opere degli storici italiani si riferivano a grandi temi di storia italiana ed europea e vi apportavano documentazioni consistenti e di prima mano – come era per Giuseppe De Leva con la sua Storia documentata di Carlo V in ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] un nesso, una verità, una forza che quanto più è grande e arcana tanto più stimola lo spirito a conoscerla e indagarla la storia. Saggio di epistemologia, Bari 1973).
Fonti storiche di Giuseppe Galasso
sommario: 1. La ‛dottrina delle fonti' e le sue ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] meno si potrebbe pensare che l'ideologia comunista abbia potuto o possa essere vista come il cemento del senso ‛nazionale' di quel grande paese che è la Cina, che ha, come si è detto, ben altro retroterra storico. Non diversa era stata, del resto, la ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] Carlo Cremonesi alla presidenza dello Ior, con la quale informava l’arcivescovo di Udine Giuseppe Nogara dei patti da sottoscriversi, conteneva una piccola clausola di grande importanza per il futuro della banca. Lo Ior era disponibile a prendere in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] poi nella Roma antiquaria, infine fra Milano, Firenze e Napoli – si era confrontato con la grande filologia tedesca; uno storico come Giuseppe Micali aveva compiuto studi in qualche modo pionieristici sui popoli italici prima della dominazione romana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] Vico (la collana Studi vichiani, dal 1969, fondata da Pietro Piovani, diretta da Fulvio Tessitore e Giuseppe Cacciatore), oppure quelle sui nostri grandi artisti (R. Longhi, Opere complete, 1956-1991; G.C. Argan, Storia dell’arte italiana, 1968), la ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] interno degli scismi per dividere le forze e propone un bene più grande perché voi vi allontaniate da quel bene che fate. E certo abusi di stampa, ma che la solerte penna del Giuseppe Manfroni ha annotato sul proprio quaderno (non è pubblicato però ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] questa non per nulla l’epoca che solleva al rango dei più grandi storici il retore latino della prima età imperiale Valerio Massimo, l’ ’edizione censurata cinquecentesca a quella ottocentesca di Giuseppe Canestrini, contribuì a oscurare, o peggio a ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] non è l'unico esponente, poiché, se si guarda, ad esempio, ai grandi sovrani francesi del XIII sec., da Filippo Augusto a Filippo il Bello, la "Federico [scriveva alla fine del sec. XVIII Giuseppe Maria Galanti] aveva tutti i talenti necessari per ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...