In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] linguaggio toscano, portato alla sua massima grazia dai grandi scrittori del Trecento, rispetto agli altri dialetti neolatini in una lettera del 1824 al purista e patriota Giuseppe Bianchetti:
gl’Italiani avevano abbandonata e disprezzata affatto la ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] Roma. Per lui il romanesco, osservato e descritto con grande acume, è (diversamente dal milanese di Porta) «favella del pittor
(Carlo Porta 1975: sonetto VI, vv. 2-4).
Belli, Giuseppe Gioachino (1961), Le lettere, a cura di G. Spagnoletti, Milano, C. ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] (2) a., (2) b. e (2) c. di Greci, con l’aggettivo mað «grande»:
(2) a. nominativo vaz-a a mað-a / trimm-i i maθ
b. accusativo natura, Civita, Associazione culturale “Gennaro Placco”.
Faraco, Giuseppe (1976), Gli albanesi d’Italia, in Le mille ...
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BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] dell'Alto Adige, con ricchi sussidi cartografici (L'Universo, XXV [1946], pp. 167-180). Ma il B. si è occupato con grande competenza anche delle oasi linguistiche tedesche trentine e venete, ed ha iniziato la collaborazione alla rivista di C. Merlo L ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] aperta, Bologna 1964) volle rivalutarne l’opera troppo trascurata entro il quadro del romanzo italiano coevo e della grande narrativa francese da Stendhal a Maupassant, con un’attenzione più psicologica che formale.
Nel 1948 uscirono Fede e poesia ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] che si ritiene sia nato nelle filiali italiane delle grandi multinazionali, dalle quali si è diffuso a partire Dizionario storico dei linguaggi giovanili, Torino, UTET.
Antonelli, Giuseppe (2007), L’italiano nella società della comunicazione, Bologna, ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] e sulle differenze tra le due lingue.
Nelle grandi grammatiche di riferimento dell’italiano che hanno visto la La Crusca per voi» 33, pp. 4-7.
Patota, Giuseppe (2006), Grammatica di riferimento dell’italiano contemporaneo, Novara, Garzanti ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] popolo era estraneo alla lingua, ma persino i grandi protagonisti del processo risorgimentale non erano completamente a di Storia e letteratura, 1998, pp. 291-319).
Fumagalli, Giuseppe (196810), Chi l’ha detto? Tesoro di citazioni italiane e ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] più formali, con tale:
(23) La memoria dei grandi avvenimenti, o di quelli che sembrano tali, è così breve Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 519-540.
Tomasi di Lampedusa, Giuseppe (1958), Il Gattopardo, Milano, Feltrinelli.
Veronesi, Sandro (2005), ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] che si tratta di dati medi, riguardanti anche le grandi città, perché nei centri abitati medio-piccoli l’impiego , Torino, UTET, pp. 345-418.
Quondamatteo, Gianni & Bellosi, Giuseppe (1977), Romagna civiltà, Imola, Galeati, 2 voll. (vol. 1º, ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...