BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] Arti, pp. 412 s.). Sconcertante è poi il giudizio oltremodo positivo che egli dette sul Sacconi e sul suo monumento a Vittorio Emanuele II a Roma, al quale veniva attribuita "solenne purezza", e che al suo compimento sarebbe stata "la più grande ...
Leggi Tutto
Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] tra la ricerca espositiva razionalista di Giuseppe Pagano, Edoardo Persico, Marcello Nizzoli e Milano 1984, con un saggio introduttivo, Traviamenti interpretativi, di Vittorio Gregotti; una rassegna complessiva delle opere di allestimento, design e ...
Leggi Tutto
FUÀ, Giorgio
Roberto Giulianelli
Nacque ad Ancona il 19 maggio 1919. Suo padre, Riccardo, era allora un giovane medico, che aveva percorso l’itinerario professionale seguito dai maschi della famiglia [...] alla conferenza indetta dalla CGIL al teatro Quattro Fontane di Roma per discutere del Piano del lavoro proposto da Giuseppe Di Vittorio.
Non meno sofferta, per lui, fu la ricerca di un lavoro in grado di garantire un reddito adeguato alle ...
Leggi Tutto
CHIARA, Piero
Mauro Novelli
Nacque il 23 marzo 1913 a Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore. Figlio unico di Eugenio, doganiere, nato nel 1867 a Resuttano, nel cuore della Sicilia, e di Virginia [...] incisioni, instaurò uno stretto sodalizio con l’artista pisano Giuseppe Viviani, di cui nel 1953 predispose una mostra al al romanzo che aveva deciso di comporre, su impulso di Vittorio Sereni. Una sera dell’inverno 1957-58, infatti, in occasione ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] parve la strutura del verso per adattarla al dialogo tragico"(Vita di Vittorio Alfieri scritta da esso, epoca IV, 1). Numerose furono le Nel marzo del 1727il pontefice affidò all'uditore Giuseppe Accoramboni ed al padre Mola, procuratore generale ...
Leggi Tutto
GIANNINI, Massimo Severo
Sabino Cassese
Nacque a Roma l’8 marzo 1915, primogenito di Amedeo (1886-1960), professore per incarico di diritto della navigazione, ambasciatore, consigliere di Stato e scrittore [...] raggiunse il grado di maggiore, sotto il comando di Giuseppe Gracceva e in seguito di Sandro Pertini. Aderì alle della scuola italiana di diritto pubblico, come gli fu riconosciuto da Vittorio Emanuele Orlando in una lettera del 18 agosto 1951, in ...
Leggi Tutto
SCARPA, Carlo
Orietta Lanzarini
SCARPA, Carlo (Carlo Alberto). – Nacque a Venezia il 2 giugno 1906, primogenito, seguito da Luigi (Gigi) e da Ida, di Antonio e di Emma Novello, sua seconda moglie.
Dalla [...] all’apertura presenziò, tra gli altri, il soprintendente Vittorio Moschini, che nel 1944 lo incaricò di riorganizzare le delle ipotesi (1948-50). Con il sostegno del direttore Giuseppe Mazzariol, poté trasformare il piano terra, per proteggerlo dall ...
Leggi Tutto
Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] , della commissione per lo studio del diritto comune pontificio, nominata in quella occasione (ne facevano parte anche Vittorio Scialoja, Salvatore Riccobono e Evaristo Carusi), pubblicava nel 1934 la Guida bibliografica per gli studi di diritto ...
Leggi Tutto
SALVI, Nicola (Niccolò). – Nacque a Roma il 6 dicembre 1695 da Giuseppe Andrea e da Anna Barbara Fiori «nella parrocchia di S. Biagio della Pagnotta» (Luzi, 1905, p. 161). Un imprecisato «negozio» del [...] , Vat. lat. 8235; Roma, Biblioteca nazionale, fondo Vittorio Emanuele, ms. 580; Londra, British Library, Add. fig. 1), Salvi non vide il compimento dell’opera, che fu Giuseppe Pannini a curare sino al 1762 con la vistosa variante delle tre crescenti ...
Leggi Tutto
MANCINI, Antonio
Matteo Lafranconi
Nacque il 14 nov. 1852 a Roma da Paolo, sarto nativo di Narni, e da Domenica Cinti, ternana (riferimento imprescindibile, la dettagliata biografia a cura di E. di [...] , Museo nazionale), già rifiutato, per le sue grandi dimensioni, da Giuseppe Verdi che lo aveva visto a Napoli (Santoro, p. 257).
vendita di oltre quaranta opere, presentate in catalogo da Vittorio Pica, appartenenti alla collezione Chêne de Vère. A ...
Leggi Tutto
tondelliano
s. m. e agg. Scrittore che si richiama ai contenuti e allo stile di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991); relativo al pensiero e all’opera di Tondelli. ◆ Si presenta presso la casa editrice Bompiani il secondo volume delle Opere...
sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...