VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane
Lucio Biasiori
VERGERIO, Pier Paolo, il Giovane. – Nacque a Capodistria nel 1498 dal notaio Giacomo, non si conosce il nome della madre; il fratello maggiore, Giovanni [...] Contarini e Bembo, tutti personaggi impegnati nello studio della Bibbia e accomunati dal credere alla giustificazioneperfede senza per questo condividere la rottura della comunione ecclesiastica provocata dalla protesta di Lutero. Le lettere che ...
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GIACOMELLI, Giacomo
Michele Di Sivo
Nato intorno al 1498 da una famiglia romana di accademici, si laureò in medicina alla Sapienza di Roma, dove insegnò filosofia, sicuramente dal 1539 al 1542, ma probabilmente [...] la carica e il tanto anelato stipendio, nonché ad allontanare un esponente ritenuto troppo aperto alle tesi luterane sulla questione della giustificazioneperfede.
Sin dalla prima congregazione generale a Trento (18 dic. 1545) il G. si pronunciò ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] volle mai che si parlasse di Chiesa luterana) e alla precisazione della sua dottrina sulla base dell’articolo fondamentale, la giustificazioneperfede, e dei suoi segni efficaci, l’annuncio della Parola, il battesimo e la Cena del Signore. Ciò gli ...
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GHETTI, Andrea (Andrea da Volterra)
Guido Dall'Olio
Nacque a Montecatini Val di Cecina, presso Volterra, intorno al 1510. Del padre si conosce soltanto il nome, Jacopo. Nel 1524 o 1525 entrò nel convento [...] mai a un'intenzionale rottura con la Chiesa romana.
Il Trattato del 1544 dava un'esposizione della dottrina della giustificazioneperfede con toni e accenti pressoché identici a quelli del Beneficio di Cristo; molto diverso era invece il Discorso ...
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CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] , ma confida soltanto nel Salvatore. Il frate che lo assiste conforta il suo trapasso enunciando la dottrina della giustificazioneperfede, ch'era il canone fondamentale dei novatori.
Che le opinioni del C., tra quelle dell'osservante Gnagni e ...
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NACCHIANTI, Giovanni Battista
Wietse de Boer
NACCHIANTI (Nacchiante, Naclantus, de Naclantibus), Giovanni Battista (in religione Jacopo). – Nacque a Firenze il 15 ottobre 1502, dal notaio Andrea di [...] . Il suo percorso teologico, ricostruito in base alla documentazione inquisitoriale, lo mostra deciso a propagare la giustificazioneperfede, contrario al valore meritorio delle opere e convinto della presenza solo spirituale di Cristo nell’ostia ...
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MILLEDONNE, Antonio
Massimo Galtarossa
– Nacque a Venezia il 27 sett. 1522 da Giovanni e da Oria Orio, figlia naturale del patrizio Giacomo Antonio Orio.
I Milledonne erano un’antica famiglia di cittadini [...] elettorale del 1581, un ragionamento sulla riscoperta dei meriti della morte di Cristo, cioè il tema della giustificazioneperfede. L’interlocutore veneziano del dialogo, un membro della Cancelleria ducale, riportava la notizia che il M., malgrado ...
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VILLAFRANCA, Juan
Luca Addante
de. – Pochissimi sono i dati biografici noti su questo misterioso ma cruciale personaggio, attivo a Napoli nella prima metà del XVI secolo, il cui profilo è avvolto nell’oscurità; [...] gli adepti, come il legista Giulio Basalù, il quale dapprima fu da lui indotto ad accettare il principio della giustificazioneperfede, ispirato a Lutero ma al quale Valdés aveva apportato variazioni significative, in tema di opere e libero arbitrio ...
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SERIPANDO, Troiano (in religione Girolamo). – Nato il 6 maggio 1493 a Troia (Foggia)
Michele Cassese
da Giovanni Ferdinando, nobile del seggio di Porta Capuana di Napoli, e da Isabella Luisa Galeota, [...] la vicinanza con gli ‘spirituali’, soprattutto con Pole, e la chiara posizione a favore della giustificazioneperfede, pur moderata dalla visione di una duplice giustizia, Seripando stesso fu tra i sospettati di eresia da Paolo IV, che mirò (1558 ...
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MARTINENGO, Celso
Laura Ronchi De Michelis
(Massimiliano). – Nacque a Brescia il 5 ott. 1515 dal conte Cesare (II) detto il Magnifico (1477-1527) e da Ippolita Gambara, figlia del conte Pietro, dodicesimo [...] di Erasmo da Rotterdam, il De immensa Dei misericordia, incentrato sul tema della grazia e della giustificazioneperfede.
Tali sollecitazioni dovettero giungere al M. anche dall’ambiente familiare, se Grisonio denunciava con preoccupazione riunioni ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...