CORRADO IV
WWalter Koller
Figlio dell'imperatore Federico II di Hohenstaufen e di Isabella di Brienne, C. nacque il 25 (o 26) aprile 1228 ad Andria. La madre morì dieci giorni dopo averlo dato alla [...] principale dell'insuccesso fu il tradimento dei conti di Württemberg e di Grüningen, che suo padre: così Riccardo de Montenigro rimase gran giustiziere, Giovanni gli italiani lo considerarono un uomo giusto, ma severo e talvolta crudele. Apprezzava ...
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BEMBO, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo dei cinque figli di Agostino di Benedetto e di Chiara Del Basso, nacque a Venezia il 21 ag. 1543. Famiglia d'antichissima nobiltà la sua, la cui non più florida [...] di Novi, feudo dei conti Frangipani, sudditi arciducali che 'altissima carica: "era ben giusto - si complimentava con lui . B., in Arch. veneto, XIII (1877), pp. 162-164; C. de Franceschi, L'Istria, Parenzo 1879, pp. 301 ss.; S. Gigante, Venezia ...
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GIUSTINIAN, Giustiniano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia dei Ss. Apostoli nel sestiere di Cannaregio, il 4 ott. 1525, terzo dei figli maschi di Giovanni del cavaliere Francesco e [...] luogotenente scrive che "tra castelani et quelli de la cità ci è odio mortale, et ] Cividal non paga cossa alcuna per questo conto, di modo che pare ala cità di volta - come ebbe a dire il Priuli - "giusto, ma non severo, liberale non prodigo"; di ...
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BRODOLINI, Giacomo
Francesco Maria Biscione
Nacque a Recanati il 19 luglio 1920. da Armando e da Doretta Federici. Conseguita nel 1939 la licenza liceale a Bologna, nel 1940 fu chiamato alle armi e, [...] corrente autonomista guidata da F. De Martino), divenne membro della direzione dei dell'imprenditore nel loro giusto alveo e cioè in Diari 1957-1966, Milano 1982, ad Indicem; Id., I conti con la storia. Diari 1967-1971, Milano 1983, ad Indicem ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] , i, Torino 1980). Giustamente G. Tabacco poteva parlare riaggregazione su base specialistica, si contano 6000 storici di professione. Anche raccolta di P. Nora (finora 7 volumi) di Les lieux de mémoire, i. La République, ivi 1984, ii. La Nation, ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] in Roma, contando sull'appoggio economico del fratello Carlo, e soprattutto tornò dal cardinale de la Cueva, che di I. XI sembrava invece incapace di distinguere l'eticamente giusto dal bene comune. "Il Principato deve havere un'economia diversa ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] Althan. Nel contempo, già il 1░ aprile, due voti vanno al Conti. E nelle votazioni successive il suo nome compare, sparisce, poi ricompare monsignor Giusto Fontanini, arcivescovo di Ancira, Venezia 1755, pp. 35, 64, 70; E. Michaud, La fin de Clément ...
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La famiglia e la politica dinastica di Costantino
Johannes Wienand
La politica dinastica ha assunto un ruolo di primo piano per la conservazione del potere sin dall’inizio del regno di Costantino: egli [...] . Se si tiene conto della coreggenza portata avanti 311, Massimino Daia rivendicava a giusto titolo per sé: quest’ultimo infatti 2, p. 407.
154 Zos., II 39,2.
155 Anon. Vales. I 35; epit. de Caes. 41,20; MGH CM I SS 522; Anon Vales. I 6,35; R. Klein ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] come è stato osservato, sembrerebbe che l’essenza italiana risieda come giusto mezzo, appunto europeo, tra le influenze tedesca e francese, e che va tenuta in conto (De Rosa 2000 e 2001). Alla fine della guerra fredda, Gabriele De Rosa (1992) commenta ...
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Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] quattro porporati avrebbero dovuto tener conto. Nel dicembre 1877, per esempio, al senatore De Riso era stato concesso di degli associati, non gli rimaneva altro che ritirarsi non essendo giusto di averne oltre le beffe anche il danno»60.
Tortone ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, vantaggioso, in modo insomma da dare soddisfazione...