Filosofo tedesco, nato a Königsberg il 30 dicembre 1819 e ivi morto il 12 febbraio 1873. Medico, trattò i problemi filosofici dal punto di vista della psicologia sperimentale, elaborando una gnoseologia [...] puramente "sensualistica" (Neue Darstellung d. Sensualismus, Lipsia 1856; Die Entstehung des Selbstbewusstseins, Lipsia 1856), restando però assai superiore, per acutezza e per senso delle difficoltà, ...
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adaequatio rei et intellectus
Locuz. lat. («adeguazione dell’intelletto alla cosa») con cui la filosofia aristotelico-scolastica definisce la verità: tale definizione si basa sul dualismo di realtà e [...] pensiero, e caratterizza perciò la gnoseologia propria del realismo (➔ anche adeguazione). ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.); discepolo dello scettico Pirrone di Elide e seguace di Democrito, fu maestro di Epicuro; si può considerare quindi come una delle figure che collegano, da un lato, la [...] gnoseologia democritea allo scetticismo e, dall'altro, l'atomismo democriteo all'epicureismo. ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] ), che ha conosciuto la sua epoca d'oro nel periodo che va da Cartesio a Kant (17°-18° secolo). Oggi la gnoseologia è stata sostituita dall'epistemologia, che studia i presupposti teorici e i metodi delle scienze
Esperienza o ragione?
Una delle più ...
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Filosofo neoscolastico (Busto Arsizio 1886 - Milano 1962); prof. di storia della filosofia (dal 1930) e di filosofia (dal 1933) all'univ. Cattolica di Milano. Contro le dottrine di derivazione kantiana [...] che pongono il primato della gnoseologia, O. sostiene il primato della metafisica come "scienza della realtà in quanto realtà" (I fondamenti della filosofia classica, 1950). Altre opere notevoli: L'anima di s. Tommaso (1923); L'anima dell'Umanesimo e ...
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Filosofo (Barby 1773 - Jena 1843). Prof. (1804) a Jena, poi (1805-16) a Heidelberg, quindi ancora a Jena, dal 1819 al 1824 fu, per le sue convinzioni liberali, sospeso dall'insegnamento. Per F., che tende [...] ad approfondire il carattere critico della gnoseologia kantiana in un contesto psicologistico, l'idealismo postkantiano è mera aberrazione. Opere principali: System der Philosophie als evidente Wissenschaft, 1804; Neue Kritik der Vernunft, 1807; ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] ἥττω λόγον κρείττω ποιεῖν, letteralmente «render più forte l'argomentazione più debole»). D'altronde, la tesi fondamentale della gnoseologia di P. che, come si è detto, costituisce l'inizio dell'opera intitolata 'Αλήϑεια o Καταβάλλοντες, ammette, per ...
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Filosofo italiano (n. Milano 1907 - m. 1997); prof. di estetica all'univ. di Milano dal 1951 al 1961, poi di filosofia teoretica all'univ. di Trieste (1964-82), collaboratore di note riviste di filosofia, [...] di germanistica e di cultura, si interessò a problemi di gnoseologia e di semantica, di estetica e di poetica, pubblicando numerosi saggi, caratterizzati da una pressoché costante attenzione per la questione dei valori, delle tecniche e dello stile, ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] del sentito. Ma l'instabilità che così appare costitutiva della conoscenza sensibile, fa sì che essa venga pienamente svalutata dalla gnoseologia di Platone, tutta orientata verso l'ideale eleatico per cui non c'è conoscenza vera se non dell'eterno e ...
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Termine che nell'idealismo moderno, specie nell'attualismo di G. Gentile, vale a designare l'idea con cui vien portata a più profonda soddisfazione la esigenza già spinoziana del conceptus sui. In ogni [...] il pensiero si determina universalmente come concetto, autoconcetto. Non solo, quindi, l'auto concetto non è una funzione gnoseologica particolare, ma neppure la totalità del pensiero opposta all'oggetto che essa debba investire; è bensì l'assoluta ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...