Sull'anima
Sull’anima
(Περὶ ψυχῆς) Trattato di Aristotele. Dedicato allo studio dei corpi che hanno capacità di movimento (I, 1, 403 b 10-12), il trattato si inserisce in una specifica sezione della [...] l’anima, le sue facoltà e funzioni come i temi centrali del testo, e nel principio dell’anteriorità logico-gnoseologica dell’atto rispetto alla potenza il principio che guiderà la ricerca, attraverso una coordinazione dei metodi induttivo e deduttivo ...
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Raimondi, Ezio
Carlo Varotti
Filologo e critico letterario, nato a Lizzano in Belvedere (Bologna) nel 1924 e morto a Bologna nel 2014. Gli interessi machiavelliani del grande studioso – cresciuto alla [...] un sostrato profondo di archetipi e metafore, e su di esso fonda la potenza non solo artistica, ma ‘gnoseologica’, della prosa machiavelliana nel suo peculiare ragionare per immagini). Circa la complessità delle dinamiche intertestuali l’impianto ...
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CATENA, Pietro
Giulio Cesare Giacobbe
Della sua vita si conoscono pochissimi elementi: nacque a Venezia nel 1501; nel 1547 fu nominato lettore di matematiche presso l'università di Padova (la stessa [...] alla creazione di un clima culturale favorevole alla rivoluzione scientifica galileiana con l'ampliare notevolmente la prospettiva gnoseologica tradizionale.
Oltre alle citate, il C. scrisse diverse altre opere: Astrolabii quo primi mobilis motus ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] sistema filosofico di S. è delineato soprattutto in Die Welt als Wille und Vorstellung. Riprendendo la concezione gnoseologica kantiana, S. concepisce la realtà, in quanto oggetto della conoscenza, come insieme di rappresentazioni o apparenze. Sotto ...
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Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle [...] l'esistenza, in piena continuità con la sua più semplice matrice biologica. L'applicazione didattico-educativa di quest'impostazione gnoseologica ha larga parte in Democracy and education (1916; trad. it. 1949), mentre le sue implicazioni per la ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] e induzione tenne presente nel distinguere i g. in analitici e sintetici. Distinzione da cui mosse la sua indagine gnoseologica, concepita come ricerca della possibilità di g. sintetici che fossero però a priori come gli analitici. Diverso da questi ...
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Direttore generale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana e storico della scienza, nato a Roma il 2 agosto 1930.
Dottore in medicina e in filosofia, libero docente in storia della scienza nel 1967, [...] e qualitativo, e sulla psicologia del profondo (Freud: struttura della metapsicologia, 1973), ponendo in luce una tensione gnoseologica e ontologica alla base della dottrina freudiana. Ha anche affrontato questioni di storiografia della scienza (La ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] filmica, in quanto la sistemazione di D. V. comprende tutte le forme di arte in vista della particolare incidenza gnoseologica della specificità delle tecniche. Nella Critica del gusto, D. V. giudica perdenti i tentativi di articolare una retorica ...
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giovani
Cécile Terreaux-Scotto
Ai tempi di M. si dicono giovani gli uomini tra i ventiquattro e i quaranta o quarantacinque anni. I fiorentini distinguono ulteriormente i «garzoni» (dai ventiquattro [...] amica de’ giovani» (Clizia IV i).
I giovani, attori della politica nei tempi straordinari
M. non distingue mai la prospettiva gnoseologica da quella prammatica. Si conosce per agire e quindi bisogna tener conto di chi è in situazione di agire meglio ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] è l’evidenza. Questa riduzione della c. a conoscenza di idee non altera comunque la base realistica della concezione gnoseologica cartesiana, dato che l’idea è concepita per lo più come immagine della realtà. Descartes ammette tuttavia un altro ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...