Pittore (notizie dal 1474 al 1504), attivo nel Bresciano e a Cremona. I suoi affreschi mostrano, nella parrocchiale di Borno (1475) e in S. Bosco a Bagolino (1486), ascendenze gotiche e lombardo-venete; [...] in S. Agostino a Cremona (tra il 1498 e il 1504), una forte influenza di V. Foppa, non priva di riferimenti bramanteschi ...
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Diplomatico, collezionista statunitense (n. St. Louis, Missouri, 1875 - m. 1962). Nella casa di Dumbarton Oaks (1880) a Georgetown (Washington, D. C.), raccolse pitture italiane, francesi, fiamminghe, [...] e sculture egizie, cinesi, gotiche; mirò poi a costituire un'ampia documentazione dell'arte paleocristiana e bizantina mediante una biblioteca (5000 voll.), una fototeca e collezioni d'opere d'arte greca e persiana dei secc. 5º-3º a. C. e di arte ...
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Pittore faentino (m. 1451). Collaborò (1442) con Andrea del Castagno negli affreschi della cappella di S. Tarasio in S. Zaccaria a Venezia, di cui gli si attribuiscono quelle parti che denunciano ancora [...] forme gotiche (per es., il Padre Eterno). ...
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Scultore e architetto (Colle di Val d'Elsa, Siena, tra il 1240 e il 1245 circa - Firenze tra il 1302 e il 1310), figlio di Cambio e Perfetta. Figura centrale della cultura artistica del Medievo con la [...] figure mostrano un'acuta attenzione per la scultura antica (soprattutto tardoantica ed etrusca) e la conoscenza dei nuovi modelli gotici francesi. Ancora, l'analisi del particolare, nell'inscindibile rapporto che la sua scultura ha con l'impianto ...
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Poeta, artista e agitatore sociale inglese (Elm House, Walthamstow, 1834 - Hammersmith 1896). Nato da famiglia di facoltosi commercianti, fu dapprima avviato alla carriera ecclesiastica anglicana: nel [...] di Oxford (1857). Sulle orme di J. Ruskin, M. si fece propugnatore dell'arte medievale e in particolare del gotico, estendendo il suo tentativo di restaurazione dello spirito medievale dalle arti alla morale e alle dottrine sociali. Per reagire allo ...
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Architetto (n. Amburgo 1799 - m. 1853); allievo di F. Weinbrenner. Dopo il grande incendio del 1842 ebbe parte nella ricostruzione di Amburgo e vi costruì la chiesa di S. Pietro, i portici della Borsa [...] e quelli sul bacino dell'Alster, ecc.; a Oslo costruì la chiesa del Salvatore. Nei suoi progetti concilia forme stilistiche neoclassiche, gotiche e rinascimentali. ...
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Scultore roman0 (seconda metà sec. 13º). La sua firma, ora scomparsa, si leggeva sulla tomba di Clemente IV (m. 1268) in S. Francesco a Viterbo (già in S. Maria a Grado). Realizzata tra il 1271 e il 1274, [...] la tomba è tra le prime in cui la decorazione cosmatesca si combina con le forme gotiche del baldacchino; il volto del papa è reso con un penetrante realismo. È stata ipotizzata l'identificazione di P. con l'Odorico che firmò il pavimento cosmatesco ...
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Cushing, Peter Wilton
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico inglese, nato a Kenley (Surrey) il 26 maggio 1913 e morto a Canterbury l'11 agosto 1994. Per oltre vent'anni uno degli interpreti più noti [...] del cinema horror inglese, deve il successo al volto affilato e aristocratico e alla mimica espressiva, adatti alle atmosfere gotiche e misteriose dei film della Hammer Film Productions.
Si formò alla Guildhall School of Music and Drama e fece le ...
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Pittore (sec. 15º). Di origine trevisana, svolse la sua attività (1420-62) principalmente a Venezia. Accostatosi dapprima alla maniera di Iacobello del Fiore e di Niccolò di Pietro (Dormitio Virginis, [...] ; Sposalizio di s. Caterina, Nîmes, museo; Arcangelo Michele, Settignano, coll. Berenson) si volse poi alle soluzioni tardo gotiche di Gentile da Fabriano e di Pisanello (Madonna col bambino, Venezia, museo Correr; Madonna, Bassano, chiesa di Beata ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...