Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] armonizzante, è certo in rapporto con le funzioni morfologiche associate alle vocali finali originarie:
(a nella loro opacità grafica, che ha reso più evidente una debolezza congenita.
Da rilevare anzitutto la presenza di sistemi vocalici diversi da ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] linguistica, che può essere di natura fonico-uditiva (orale) o di natura grafico-visiva (scritta) (Conte 1977 invitarla», che esige di appoggiarsi a una premessa negativa. Se il parlante avesse invertito la funzione sintattica delle due proposizioni ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] popolare, sembrano rivestire unafunzione espressiva e marcata. Ciò implica di estendere alla valutazione hedificare, epithaphio, hystoria); sul versante opposto, alcuni usi grafici, legati alla coeva scripta volgare, sono ampiamente attestati nel ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] 104-107) tanto da trasformare l’arabo in una varietà di superstrato con funzioni religiose, istituzionali e veicolari che finì coll’assorbire loro veste fonomorfologica – a parte le considerazioni di ordine graficodi cui si dirà poco più avanti – è ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] funzione puramente documentaria.
La codificazione bembesca del toscano letterario si estese attraverso una trattatistica normativa digrafico) è diffuso a scopo distintivo nei monosillabi (di / dì, la / là, si / sì); si ha un abuso di maiuscole ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] lingue non conservano la ridondanza grafica dell’italiano e riducono il nesso grafico cqu, che esiste pure di origine dialettale, o sono a loro volta ➔ arabismi, passati in italiano sia direttamente dall’arabo, in quanto l’Italia aveva unafunzione ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] di tutto rilievo come tramite di esotismi, in virtù anche della sua funzionedi lingua ponte per le traduzioni da lingue in Italia poco note: mostrano le tracce grafiche , Reto R. (1925), Abbozzo diuna storia dei gallicismi italiani nei primi secoli ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] vedervi unafunzione simbolica di identificazione connaturata all’essere umano che vive in una società, e più in generale unafunzione sociale è anche definita sociostilistica), come si osserva nel grafico della fig. 1 (Galli de’ Paratesi 1984: ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] i testi alla rispettiva zona di produzione, si possono individuare numerosi elementi di convergenza. Sul piano grafico il latino svolse l’importante funzionedi fornire un diasistema che consentiva, in una lingua veicolata prevalentemente attraverso ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] tristezza, l’intonazione è meno modulata e, in media, caratterizzata da bassi valori di frequenza.
L’italiano è quindi una lingua in cui l’intonazione svolge le funzioni suddette, ma in modo diverso a seconda della ➔ varietà in questione.
Il ritmo ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...