Nasceva a Madrid, il 17 gennaio 1600, da Diego Calderón de La Barca e da Ana María de Henao y Riaño. Trascorse i primi anni a Valladolid, dove il padre dovette trasferirsi seguendo le sorti della corte, [...] verso l'inferno e le alate nostalgie del paradiso: sono allegorie umane e teologiche, che si conchiudono de la culpa), tra l'eterno e la vanità della vita (El gran Mercado del Mundo), o si esemplifica la storia teologica dell'umanità (El veneno ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] quinta parte della popolazione ungherese, superando di gran lunga Miskolc, che viene al secondo posto "Il vigliacco", Oszlopos Simeon, "Simeone Stilita", Elveszett paradicsom, "Paradiso perduto").
Ai poeti dell'epoca della "svolta a sinistra" (1949 ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] quale, pur con tutti i suoi tentativi di frugar nel "gran libro" della natura, aveva sempre avuto il suo nocciolo nella svanita cioè l'essenza stessa di una fede millenaria, il Paradiso Terrestre riappare a portata di mano: ché non si tratta più ...
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Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] intorno alla cittadella e alla moschea, specialmente a S.; in gran parte coperti, si estendono per varî chilometri. Ricordiamo il Bazar già famosa fra gli Arabi preislamici come un paradiso terrestre di giardini e di sorgenti. Nelle tradizioni ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] di spiegare la visio beatifica ossia la felicità del paradiso. Naturalmente non mancò di combattere in altri punti significandi, è talvolta attribuito a tutta l'opera). Sono perduti in gran parte i suoi commenti ad Aristotele; ci resta invece un suo ...
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Il senso etimologico non dice più nulla del contenuto moderno, attuale della parola; così come il borghese di oggi è altra cosa del burgensis o bourgeois che troviamo mentovati negli atti e diplomi del [...] valore fiorivano - cioè l'età cavalleresca (Purgatorio, XIV e XVI; Paradiso, XV e XVI), con il suo disprezzo per i nuovi Marcelli che di sé parte della vecchia nobiltà, e specialmente gran parte degli strati inferiori della popolazione. Il lavoratore ...
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(prob. da un derivato del gr. κορωνίς "estremità"; fr. corniche; sp. cornisa, marco; ted. Krauz; ingl. entablure). -
Architettura. - Per corniee, e, in certi casi, cornieione, s'intende la membratura di [...] cornice gareggiava sovente d'importanza con la pittura, sì che nel Paradiso di Giovanni d'Allemagna e di A. Vivarini (Venezia, S. intere gallerie; verso la metà del secolo invece venne in gran pregio la cornice dorata, fatta di una striscia piana ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] sei giorni della creazione: Genesi I-II, 4).
Degli altri diamo i titoli: De Paradiso; De Cain et Abel; De Noe; De Abraham l. II; De Isaac et non vi è dubbio che egli ne sia stato il gran divulgatore (v. allegoria). Poco derivò dai teologi latini suoi ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] sono raccolti in un passaggio adiacente alla Loggia del Paradiso delle colonnine e dei frammenti architettonici di stile VIII viceré dell'abbazia, gli Spagnoli, comandati dal gran capitano Consalvo, assaltarono l'abbazia; Piero morì annegato ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] -27 (cfr. V, 1-2); e più ampiamente, inclusovi il racconto del Paradiso Terrestre e della caduta di A., in Gen., II, 4b; III, 24 alla figura di Adamo, numerose e fantasiose leggende, in gran parte d'origine giudaica; una fra esse, messa in bocca ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...