Mustafa Reshid Pasha
Politico ottomano (Costantinopoli 1800-ivi 1858). Fu l’ispiratore del programma di riforme modernizzanti note come . Sotto l’influenza della Francia, dove era stato ambasciatore, [...] fu ministro degli Esteri per Mahmud II, quindi più volte Granvisir per Abd al-Mejid I, che lo incaricò, nel 1839, di elaborare il vasto piano di modernizzazione dell’impero. ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] tra esse primeggiano i cereali: mais (6,8 milioni di t nel 2006), grano, riso (nel Delta, con rese tra le più alte del mondo); in di personaggi collegati alla corte, come la tomba ipogea del visir di Psammetico I, Bakenrenef, e quella di Pedipep, ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] complessa gerarchia amministrativa con a capo il visir (wazīr) contribuiscono a compiere la trasformazione dello (386-489 èg., 996-1096), donde estesero il loro potere su gran parte della Mesopotamia e della Siria, scendendo anche nell'‛Irāq, a sud ...
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GIORNALE e Giornalismo (lat. diurnalis da diurnus "giornaliero"; fr. journal e journalisme; sp. diario, periódico e periodismo; ted. Zeitung e Zeitungswesen; ingl. newspaper e journalism)
Francesco FATTORELLO
Giulio [...] le massime tirature, insieme con le edizioni domenicali degli altri gran numero di pagine: un numero ha sino a 60-80 il Morgunbladid ("Giornale del Mattino", 1913; 6000 copie) e Visir (1910; 6000 copie), entrambi conservatori e autonomisti e l' ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] come Ismā‛īl ibn Isḥāq di Baghdād (899) ed Abū Muṭrif di Cordova; molti visir come i buwaihidi Abū'l-Faḍl ibn al-‛Amīd (971) e aṣ-Ṣāḥib Ismā nel 1064 dal visir Niẓām al-Mulk ed al-Mustanṣiriyyah fondata dal califfo al-Mustanṣir (1243). Gran parte di ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] tempo, quando si sarà formata tra i dottori quella opinione di gran lunga prevalente che costituisce l'iāmǵ, di cui si dirà al della beatitudine celeste e quindi un parallelo alla visio beatifica del cattolicesimo. Il Corano qualifica Dio con ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] tra il sec. II e il I a. C. dipende per gran parte dalla decadenza di Rodi. La città passò un nuovo assai brutto spedizione turca guidata dal sultano in persona e diretta dal primo visir, Mehmed Pīrī Pascià, cinse d'assedio la fortezza nel luglio ...
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Stato musulmano dell'Asia Anteriore. Il nome Afghānistān (sede degli Afghān) non corrisponde alle condizioni etnografiche (vi sono numerose popolazioni non afghāne entro i confini, e molte tribù afghāne [...] Kayāni di Herāt e del Sīstān, i montanari del Hindū Kush (in gran parte Ismā‛īliti e Mawlā'ī) e varie tribù del confine indiano. proseguendo si unì a una spedizione militare e da Bāmyān visitò il pochissimo noto bacino d'origine dell'Hilmend, poscia ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] fu anche quella sotto al-Mustanṣir per opera del visir al-Yāzūrī. Gli Ayyūbidi (1171-1250), restauratori produzione si sia interrotta. Le iconi che ancora oggi si vedono in gran quantità nei musei, nei conventi e nelle chiese copte, appartengono per ...
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. Capitale dell'Ungheria, è sorta dall'unione avvenuta nel novembre 1873 di tre città distinte, Buda e Ó-Buda sulla destra del Danubio e Pest sulla sinistra. Le rovine di Aquincum (v. aquinco), poste poco [...] essi mutarono le chiese in moschee, la fecero sede d'un visir con diecimila giannizzeri e la tennero fino alla riconquista fattane, dopo József. Gli analfabeti raggiungono l'11 per cento, in gran parte immigrati.
È stato detto che Budapest è alle ...
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visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...