Figlio (n. 912 - m. Memleben 973) di Enrico I, re di Germania. La figura di O. costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. Con l'indebolimento del particolarismo [...] ducati di Germania, con la preferenza data alla feudalità ecclesiastica contro quella laica, e il conseguente la Germania gli Ungari che nel 955 tornavano alla riscossa: fu la grande vittoria di Lechfeld, presso Augusta (10 ag.), che pose fine alle ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] scelse i suoi collaboratori tra i borghesi, ridusse l'antica feudalità a "nobiltà di corte", obbligandola a fare da brillante 'Orange (dal 1688 re d'Inghilterra): se la guerra della Grande Alleanza (1688-97) ebbe fine nella pace di compromesso di ...
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Figlio (Fontainebleau 1268 - ivi 1314) di Filippo III l'Ardito e di Isabella d'Aragona. A lui si deve la trasformazione dello stato in una monarchia nazionale accentrata. Fu in contrasto con il papa Bonifacio [...] Mattine di Bruges, 1302). La lotta, che vide la grande vittoria fiamminga di Courtrai (1302), si protrasse fino al 1305 ) con il riconoscimento francese di varie autonomie alla feudalità del paese. Le difficoltà economiche della Francia furono inoltre ...
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Guerre indette fra 11° e 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme (v. fig.).
Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo [...] però anche il carattere di guerre di conquista, ispirate da nobiltà feudali in cerca di possessi e rendite.
crociate Prima c. Una prima di Gerusalemme. C’è da precisare che una grande parte della tradizione storiografica ha classificato gli eventi ...
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Terzogenito di Cesare principe di Arianiello e di Marianna Montalto dei duchi di Fragnito, nacque a Napoli il 18 agosto 1752. Nel 1766 divenne alfiere nel reggimento Sannio, che lasciò nel 1769 per darsi [...] lotta coraggiosa e tempestiva contro gli ultimi residui della feudalità; che vi si propugna un sistema d'educazione che essa, più che di severa scienza, è sostanzialmente una grande opera di propaganda politica, destinata a vivere nel suo tempo ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] Dei due rami il maggiore è il Destro, che col nome di Hone o Fiume Grande, ha origine dal Pizzo Magazzino e dal Pizzo i Pèlavet a SO. di Piana dei capitale, il parlamento finì col divenire un organismo feudale ligio ai voleri vicereali. E la Spagna lo ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] che furono accolti nei suoi stati da Sancio III e trovarono un grande sostenitore in Ferdinando I di León e di Castiglia, e che importarono gli ordinamenti feudali franchi, diffusero la conoscenza del latino e sostennero nel culto e nella disciplina ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] il M. Maudit (m. 4468), il Gran Paradiso (m. 4061), e la Grande Casse (m. 3861).
Le Alpi Graie si suddividono in tre gruppi, separati dal sono in lotta fra di loro e con i varî consortili feudali aleramici. Sulla Durance, conti di Provenza e conti di ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] nelle mani dei governatori anche la potestà militare. Non riuscì, tuttavia, a rompere l'onnipotenza dei signori feudali e dei grandi funzionarî, il potere dei quali era divenuto pericoloso già nel secolo precedente. Mentre l'autorità del governo ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] si erigevano castelli e fortilizî dell'alta e della bassa nobiltà. Il sistema feudale dominò lo stato intero. Riunendo e arrotondando possessi singoli, si creavano grandi signorie private.
L'autorità sovrana diventava il punto di partenza di nuove ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...