Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] la sua fede non fu, a quanto pare, quella della Grande Chiesa. La città infatti accettò dapprima il vangelo insegnato da Marcione de antiquis haeresibus, hrsg. von Ignatius E. Rahmani, Monte Libano, Seminarium Scharfense, 1909, pp. 98-103.
Renan 1852: ...
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Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] dei cedri, altissimi alberi diffusi sulle montagne del Libano. Nei laboratori delle tintorie, inoltre, estraevano da perché grazie a lui imparano che la morte non regna dove c'è un grande cuore". Il suo nome è Ulisse e da molto tempo, da più di dieci ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Sud-Est asiatico
Fiorella Rispoli
La rete degli scambi e dei contatti
Nella storia delle ricerche archeologiche in Asia sud-orientale, lo studio [...] I, bracciali con sezione a D o a V, pendenti e grandi ornamenti discoidali. Sulla costa, invece, la necropoli neolitica di Khok Phanom va dall'Egitto alle coste del Vicino Oriente (Siria, Libano) fino all'Iraq, dall'altra i centri di manifattura ...
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Il futuro della guerra e le guerre del futuro
Luigi Bonanate
La guerra ha ancora un futuro?
La guerra non ci lascerà mai: questa è l’amara constatazione che giunge a noi dopo un secolo di contraddittorie [...] locali, che per chi le vive sono non meno dolorose delle grandi. Si proietta su queste ipotesi l’ombra delle previsioni in cui , sarebbero l’Afghānistān come la Somalia, l’Irāq come il Libano, la Siria come il Sudan, lo Zimbabwe o la Repubblica del ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
Jean-Marc Drouin
Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
La monumentale Histoire naturelle, [...] l'emergere di nuovi tipi di conoscenza e con la nascita delle grandi istituzioni destinate a riunire e a ordinare gli oggetti del sapere. Tra alberi introdotti in Europa, tra cui il cedro del Libano, il tulipifero della Virginia o l'ailanto, quindi, ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] centro come luogo di origine della "bottega" di scultori chiamata in Libia?
Il caso di Leptis (v.) è insieme il più certo in una serie di piccoli santuari situati al di fuori del grande complesso centrale. Per le sale da banchetto e quelle a gradini ...
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Vestirsi
Vinicio Ongini
Nudi o vestiti
Fin dall'Età della Pietra gli uomini hanno imparato a coprirsi per ripararsi dal freddo e dal caldo eccessivi. Tuttavia già i nostri antenati indossavano certi [...] e del Medio Oriente, come la Tunisia, l'Egitto, il Libano e la Turchia, molte donne vestono all'occidentale.
A coprirsi e chi, come i nomadi del Sahara, lo fa per resistere al grande caldo del deserto. In passato ci si copriva persino al mare. Era ...
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La moda globale
Simona Segre Reinach
La nuova geografia della moda
Il Novecento è stato il secolo dei couturiers e degli stilisti, dell’alta moda parigina e del prêt-à-porter milanese: istituzioni che [...] in quanto in rapida e incessante evoluzione. Oggi i Paesi di grande tradizione tessile come Cina, India e Turchia e i Paesi in cui rivolgono come fonte di ispirazione estetica anche all’India, al Libano e al Marocco, mentre i designer che vivono in ...
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Discriminazione razziale
Imanuel Geiss
Introduzione
L'espressione 'discriminazione razziale' sarà qui usata per indicare la realizzazione nella prassi del 'razzismo' in quanto teoria: per indicare cioè [...] sopravvivenza Israele è venuto a trovarsi nella condizione di un grande ghetto armato, in cui le città e gli insediamenti rurali dello stesso tipo o da guerre civili (Sri Lanka, Libano), oppure sono vittime di vere e proprie espulsioni, come i ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] , nei fatti di Abu Ghraib, è in realtà la grande disponibilità di fotografie che documentano i crimini commessi.
Baha' al Brasile, Ecuador, Ghana, Honduras, India, Giordania, Libano, Messico, Sudafrica e Venezuela.
Curare le vittime
Racconta ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...